ott162024
Banca Generali Un Campione per Amico, la più importante e longeva manifestazione italiana a carattere sportivo-educativo, promossa da quattro miti dello sport italiano come Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Martín Leandro Castrogiovanni, in collaborazione, per il tredicesimo anno consecutivo, con Banca Generali, arriva a Galatina.
Piazza San Pietro, grazie all’aiuto e al sostegno delle autorità locali, si trasformerà per una mattinata in una palestra a cielo aperto, dove i quattro importanti testimonial insegneranno ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, non solo i segreti per diventare dei veri campioni, ma soprattutto cosa vuol dire vivere lo sport attraverso l’integrazione, il rispetto delle diversità, la determinazione e la passione nell’inseguire i propri sogni.
Sarà compito infatti di Adriano, Andrea, Francesco e Martin, Martedì 22 Ottobre a partire dalle ore 9.30, trasmettere ai bambini accompagnati dai loro insegnanti i valori essenziali che valgono sia nello sport sia nella vita e nelle relazioni di tutti i giorni. L’obiettivo del tour è infatti quello di avvicinare i ragazzi ad un’attività fisica regolare, indispensabile, insieme ad una corretta alimentazione, ad uno sviluppo e una crescita sana. L’evento è patrocinato dal CONI e dal CIP.
Tra i protagonisti dell’edizione 2024 c’è Banca Generali, istituto guidato dall’AD Gian Maria Mossa, che ancora una volta conferma l’attenzione verso le tematiche valoriali nei confronti delle nuove generazioni, scegliendo di affiancarsi, per il tredicesimo anno consecutivo, alla manifestazione rafforzando, in questa nuova edizione, l’impegno verso l’educazione finanziaria.
ott142024
Nelle puntate uno e due di codesta mia epopea organistica occorsami per caso nella basilica di Santa Croce in Lecce un sabato di ormai tre settimane fa, ho provato a raccontare di come l’incarico del servente alla consolle a Frédéric Ledroit, noto concertista a livello europeo, conferitomi su due piedi da parte del direttore del festival organistico del Salento, Mr. Scarcella, m’avesse provocato un subitaneo stato chetonemico insensibile perfino al Biochetasi granulato: in sostanza dal Voltapagine al Voltastomaco.
Sembra uno scherzo, ma il ruolo del Voltapagine (e non vi dico del Registrante) è fondamentale per l’esito di un’esecuzione musicale. Si parla di competenza, di tatto, di capacità di lettura del pentagramma [sia lodata e ringraziata ogni momento la buonanima di mio zio don Donato per le lezioni di solfeggiamento, ndr.], di simbiosi con l’esecutore, e soprattutto di prove ripetute più volte. Invece stavolta niente prove, solo un briefing di pochi minuti con monsieur Ledroit, che mi spiega in provenzale stretto che alcune pagine sono volanti, altre rilegate a libro, che il terzultimo brano è impresso su uno spartito a fisarmonica, ma il secondo ha un ritornello anzi due, per cui a metà foglio bisogna ritornare indietro e poi riprendere dalla penultima strofa e continuare con nonchalance (ha detto proprio con nonchalance) con la prima del brano successivo…
ott142024
Riprenderanno oggi lunedì 14 ottobre alle ore 18:30, nella Sala conferenze “Contaldo” in via Cafaro, le attività dell’UNIVERSITA’ POPOLARE “Aldo Vallone” con il tradizionale OPEN DAY di presentazione dell’offerta formativa per il 2024-2025.
Quali le caratteristiche delle proposte? Le attività saranno organizzate in trimestri e saranno articolate in minicorsi, conferenze/spettacolo, laboratori, celebrazione di giornate particolari, escursioni e attività ludico-ricreative.
Idea guida di questo anno accademico sarà “Orizzonti”: una ricerca alla scoperta di nuove prospettive per leggere la realtà del passato e del presente, per proiettarci con consapevolezza nel nostro futuro. Una prima attenzione sarà rivolta alla storia risorgimentale del Mezzogiorno d’Italia, con un focus particolare sulle vicende galatinesi di quel periodo. Inoltre un approfondimento sul territorio della nostra città e le sue meraviglie artistiche ci consentirà di conoscere l’opera di un miniaturista del ‘400, Giacomo Bellanti, e le mura urbiche nel loro sviluppo storico. Tre eccellenze nel campo della panificazione e della pasticceria ci introdurranno, successivamente, in un altro orizzonte, quello degli “Antichi e nuovi sapori”, molto apprezzato da tutti i cittadini. Un terzo corso sarà dedicato ad un approfondimento sull’universo dei media, con la presenza di protagonisti d’eccezione che operano nella cinematografia, nel pianeta social e di chi vuole proporci un’incursione nel futuro della televisione. Il programma dettagliato del primo trimestre sarà illustrato nel corso dell’evento: oltre a quanto indicato, vi saranno altri eventi, come la visione del cortometraggio “Amore nella nebbia”, un primo appuntamento con la Sezione “Benessere e prevenzione”, con la celebrazione della Giornata internazionale della psoriasi, una visita guidata all’Azienda “Tecniverde” dell’agronomo Vincenzo Mello, l’incontro con Luigi Stomaci, autore del libro “Ninetta, la vera storia di Raffaella Pignone”.
ott142024
Il ringraziamento a tutti gli intervenuti è d’obbligo, come d’obbligo è il ringraziamento all’associazione Città Nostra, con la quale la collaborazione non è nuova e alla quale va riconosciuta la capacità di costruire e valorizzare le reti associative, proprio nello spirito del nostro progetto Luoghi Comuni Puglia.
ott142024
“Ho visto io più di uno impacciato come un pulcino nella stoppa e che non sapeva dove darsi il capo……
Raccontategli tutto l’accaduto e vedrete che egli vi dirà su due piedi di quelle cose che a noi non verrebbero in testa a pensarci un anno”
Questo disse Agnese nei Promessi Sposi, quando consigliò a Renzo di rivolgersi all’azzeccagarbugli per salvare la sua Lucia dal “bravo” Don Rodrigo.
Non servì allora e per la verità non serve ora.
La nota, scritta evidentemente per questa amministrazione dal miglior azzeccagarbugli mai incontrato in questi due anni e mezzo di mandato, ha certamente un valore letterario ma non ha un senso politico.
La domanda allora è diretta, ed è rivolta al Sindaco, poiché ha scelto di ascrive a se’ ed alla Giunta la responsabilità della difesa d’ufficio delle scelte che si stanno formalmente “formando” nel Comune di Soleto, ma impattano sostanzialmente sulla nostra Città.
Allora Sig. Sindaco: FORSU si o FORSU no?
Ma descriviamo i fatti per migliore completezza e amor di verità.
Nel marzo del 2024 i Sigg. Resta Giancarlo e Forina Vincenzo, rappresentanti della FORENERGY Srls, società con capitale sociale di 5.000 euro, presentano un progetto del valore di 28 milioni di euro per la realizzazione di un “Impianto industriale per la produzione di biometano da trattamento anaerobico di 40.000 tonnellate di rifiuti”.
Le associazioni ambientaliste, almeno quelle non asservite a questa maggioranza, iniziano doverosamente a segnalare l’allarme.
L’8/10 si tiene, come per legge, la conferenza dei servizi in Provincia per avviare l’iter autorizzativo.
Il Sindaco di Galatina, pare, non sappia nulla. Non viene neanche interessato dalla sua vicesindaca che sicuramente era invece informata dei fatti.
Il Sindaco di Soleto (di cui la vicesindaco è compagna) era infatti presentissimo alla predetta conferenza di servizi. Il resto della giunta Galatinese, compreso l’assessore all’ambiente, pare, non sapesse nulla.
Lo stesso assessore, appena ricevuta la notizia, si muove a tutela degli interessi della città, chiedendo a gran voce, a mezzo Pec, che Galatina venga coinvolta.
La Provincia allora aspetta che in conferenza, qualcuno di Galatina, tra tecnici e politici si colleghi da remoto per partecipare formalmente, ma Galatina resta assente e silente.
Nella conferenza dei servizi (il cui verbale sarà verificabile tra qualche giorno), gli enti e le associazioni ambientaliste presenti, esprimono preoccupazioni per una serie di questioni di fondamentale importanza, tra cui:
ed il più importante per noi:
ott112024
Nella precedente puntata ho raccontato di come quel fatidico sabato sera del 14 settembre scorso mi trovassi nella basilica di Santa Croce in Lecce, e di come il mio (ex?) amico Francesco Scarcella, direttore del Festival Organistico del Salento, quasi puntandomi addosso una canna d’organo di non so che calibro, appena dieci minuti prima dell’inizio del concerto, mi chiedesse “gentilmente” (sì, avevo le mani in alto) di ricoprire il ruolo del Voltapagine dell’organista, e per fortuna non anche del Registrante (ché lo strumento Ruffatti di cui si parla può riservarti mille sorprese, annoverando una trentina di Registri e una ventina di Unioni da “registrare” appunto a seconda dello spartito e dell’esecutore: roba da far dimettere in blocco le difese immunitarie di chiunque, figurarsi le mie).
L’investitura avvenne a bruciapelo, senza nemmeno il tempo di farmi firmare una liberatoria contro il rischio di flop operistico, con pubblica gogna incorporata e annessa richiesta di risarcimento danni milionario (quantificabile agevolmente perfino da un direttore di banca laureato alla Bocconi) da parte dei portatori di interessi, tipo: musicisti, pubblico presente, curia arcivescovile, ministero della cultura, conservatorio Tito Schipa, veneranda fabbrica della basilica, provincia di Lecce, università del Salento, senza scordare gli eredi di Bach, Giordani, Rossini, e ovviamente di Girolamo Frescobaldi, e di chissà quanti altri autori.
A far decollare la mia pressione arteriosa oltre i 180 di diastolica (non vi dico la sistolica), e dunque a farmi apparire lo sfigmomanometro più come un termometro della sfiga che come un apparecchio per misurare la pressione, non era tanto il fatto che la star della kermesse provenisse dalla Francia, e dunque parlasse soltanto il francese stretto (idioma che, grazie alla Rita Luceri, la mia prof. delle superiori, parlo e scrivo correntemente, insieme alla Lingua d’Oc e la Lingua d‘Oil), quanto che avessi a che fare nientepopodimeno che con il M° Frédéric Ledroit, grand’ufficiale nell’ordine delle Arti e delle Lettere, nonché titolare del monumentale organo a canne della Cattedrale Saint-Pierre d'Angoulême, e per di più compositore di una cinquantina di opere conosciute in mezzo mondo. Ma quello che mi lasciava come un immobile senza agibilità era la fama, che lo precedeva, di maniaco della perfezione: sicché per il sottoscritto il Fos (Festival Organistico del Salento) stava per trasformarsi in una vera e propria Fossa.
ott112024
ott102024
Era il 25 Giugno 2024, quando l’amministrazione comunale di Galatina, convocava a Santa Barbara, una manifestazione contro l’apertura di un nuovo impianto di smaltimento rifiuti, proposto e richiesto dalla ENTOSAL. Posto l’importanza dell’argomento e grazie soprattutto alle varie associazioni, movimenti e partiti politici, la manifestazione riscuoteva un’importante partecipazione.
Il Sindaco Vergine, condividendo il pensiero di tutti i presenti si esprimeva così:
“Il nostro territorio, ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, rischia di essere compromesso da un progetto che mette a repentaglio la nostra salute e il nostro benessere”.
Con dette premesse, grande è stata la sorpresa quando, la sera del 7 ottobre, i compagni del Circolo PD di Soleto, ci hanno informati che, in data 8 ottobre, in Provincia si sarebbe tenuta una Conferenza di servizo per l'insediamento in Zona Industriale di Soleto, di fatto nel cuore di Galatina, di un nuovo “impianto industriale per la produzione di biometano da trattamento anaerobico di 40.000,00 tonnellate di rifiuti”. Sostanzialmente Soleto era al tavolo, perché “amministrativamente” competente. Galatina era fuori!
La FORENERGY SRLS, ha presentato un progetto da 28 ml di euro. Gli amministratori di detta società sono, senza ombra di dubbio, tra le persone più vicine umanamente (compari – proprio compari) e forse politicamente al Sindaco Vantaggiato.
Coincidenza irrilevante? E la Vicesindaco di Galatina Anselmi, compagna di Vantaggiato, sicuramente a conoscenza dei fatti, perché non ha informato i suoi colleghi assessori e il suo Sindaco? Un difetto di comunicazione che noi brontosauri della politica non siamo disponibili a considerare ingenuità.
Se non stessimo parlando di un insediamento con un così forte impatto sulla nostra città, la si potrebbe buttare in politica, fino a dire che questa maggioranza è di certo arrivata al capolinea.
Si potrebbe dire che il Sindaco di Soleto, si sente così legittimato a “disporre” di Galatina, che dopo aver installato un photored sulla principale strada di accesso alla nostra città, con prelievi giornalieri diretti dalle tasche dei galatinesi, si permette di tacere e/o assecondare l’insediamento di un impianto di riciclaggio e smaltimento di rifiuti (anche speciali), che prevede la lavorazione di 40.000 tonnellate l’anno.
Noi invece siamo molto preoccupati, e vorremmo capire se i signori Amministratori, erano distratti o hanno avuto il tempo di leggere e soprattutto di capire la relazione delle diverse associazioni ambientalisti, che per prime, e da sole, si muovono per esprimere il proprio parere in merito ai rischi sulla salute, derivanti del nuovo insediamento.
Le stesse associazioni, hanno formulato ufficialmente le proprie osservazioni in merito al progetto presentato dalla FORENERGY SRLS, e con dovizia di particolari, hanno espresso il loro forte dissenso in merito alla carente definizione dei rifiuti in ingresso, alla difformità delle norme sul convogliamento delle emissioni. Il tutto finisce per incidere in maniera pesante sui rischi per la salute, su un territorio già compromesso da tante altre situazioni meritevoli di attenzione.
Di dette osservazioni e rilievi, le stesse associazioni hanno inviato copia a mezzo pec il 22/05/24 (protocollo 0020722/2024) al Comune di Galatina, invitando Sindaco, Assessori a interessarsi della questione, senza ottenere alcuna risposta. Tutto è rimasto lettera morta.
Tale nota era anche in indirizzo a tutti i consiglieri comunali. Perché le consigliere del PD non hanno ricevuto notizia? Perché lo staff del Sindaco non ha ritenuto di dover inviare le osservazioni delle associazioni a tutti i consiglieri, compresa la minoranza, celando di fatto la nota ricevuta?
Tant’è che solo nella giornata dell’ 8 ottobre, l’assessore all’ambiente, ignaro di tutto fino a quel momento, appena notiziato, si attiva con il funzionario competente, inviando formale diffida alla Provincia perché non si tenga la conferenza dei servizi. Apprezziamo lo sforzo, nonostante sia risultato vano, in quanto la conferenza si è tenuta lo stesso, pur essendo stata, non decisoria ma interlocutoria.
Un grazie speciale alle associazioni ambientaliste, nonchè agli altri enti, che con la loro presenza, hanno garantito le opportune e necessarie osservazioni tecniche.
Da parte nostra possiamo promettere che da ora in poi, sulla questione in oggetto, la politica farà il resto.
Dal Sindaco ci aspettiamo però una spiegazione che lo tenga lontano da ogni sospetto, un sussulto di consapevolezza, di dignitoso rigurgito, un gesto di fierezza.
Non può essere tenuto all’oscuro di informazioni così importanti dal suo Vicesindaco Anselmi, che per i fatti evidenziati potrebbe mostrare almeno la dignità di dimettersi immediatamente.
In questa vicenda, la vicesindaco ha rafforzato con i fatti il nostro convincimento sulla sua incompatibilità e la sua incapacità di tutelare gli interessi di Galatina dalle oramai ripetute ingerenze del sindaco di Soleto.
Sindaco Vergine, non può farsi trattare da ingenuo dalla famiglia Vantaggiato/Anselmi, perché noi Galatinesi non meritiamo tanta mortificazione!!!
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLI DI GALATINA E NOHA
ott072024
Avevo riportato proprio qualche giorno fa sulla mia pagina Fb un diciamo articolo su Vincenzo Campa, già pubblicato su Noha.it nel 2018, nella rubrica estiva nata una decina abbondante di anni fa, denominata Fette di Mellone. Son contento di averla scritta, dacché m’apparve, e m’appare tuttora, come asserito oltretutto da alcuni commenti di allora, “una delle più dolci, fragranti e vere, di quelle che ti lasciano il gusto delle cose buone”.
Tra l’altro riportavo quanto segue: “[…] Vincenzo è ovviamente un mio amico. Lo conosco praticamente da sempre. A lui è associata la mia infanzia delle vecchie scuole elementari di piazza Ciro Menotti, quella del monumento ai caduti. Ci abita accanto con gli amati genitori. No, non veniva in classe mia, ma lo vedevo tutti i giorni all’ingresso e all’uscita da scuola, e anche durante la ricreazione.
Quando t’incontra, Vincenzo non ti saluta con freddezza, ma prima ti dà la mano e subito dopo ti abbraccia affettuosamente. E tu, davanti a tanta tenerezza, non puoi fare a meno di ricambiare con altrettanta simpatia e cordialità. Sissignore, gli abbracci gratis (o free hugs) non li hanno mica inventati una quindicina di anni fa in Australia: li abbiamo invece scoperti a Noha molto tempo prima, grazie proprio al compagno di scuola Campa Vincenzo. Dopo i convenevoli, Vincenzo mi racconta i fatti che succedono nel nostro paese, i giochi e i lavori che insieme agli altri ragazzi speciali svolge nelle aule del polivalente; io invece gli parlo di quello che faccio, delle iniziative, degli articoli che scrivo sul sito dell’Albino, delle battaglie che conduco e delle (più numerose) sconfitte che colleziono”.
Alle mie parole faceva eco l’Antonio Bovino, il dottore: “[…] Era una costante presenza nelle partite post-prandiali che giocavamo sul famoso campo sterrato di fronte l’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie. Vincenzo si distingueva non tanto per tecnica (che peraltro nessuno di noi aveva) quanto per forza e tenacia. Non meno memorabili sono le sue presenze come chierichetto. Buono ed affettuoso a tal punto che spontaneamente tutti gli volevamo bene e preferivamo averlo sempre dalla nostra parte”.
Sono certo che le testimonianze belle su Vincenzo riempirebbero pagine e pagine ormai della storia di Noha, da parte di tanti amici, compagni di classe, parenti, vicini di casa, insegnanti, fratelli, nipoti, cugini… E soprattutto di papà Antonio e mamma Mimina: sì, era lui il bastone della loro vecchiaia.
L’avevo visto e salutato (come quasi ogni sera, quando passo davanti casa sua) proprio qualche giorno fa: era in veranda con i genitori, Giuseppe e Fernando, e altri amici. Poi la notizia inaspettata della sua fulminante malattia. E questa mattina la fine della sua sofferenza.
Ma io m’aspetto sempre, da un momento all’altro, uno degli abbracci a sorpresa del mio amico Vincenzo.
Antonio Mellone