mar142020
Il protrarsi dell’emergenza Coronavirus, l’aumento dei contagi e le conseguenti misure decise dal Governo stanno costringendo tutti gli addetti ai lavori a turni massacranti ed enormi sacrifici per tutelare la salute e l’ordine pubblico.
Purtroppo i pazienti positivi in Provincia di Lecce continuano ad aumentare e, viste le ondate di arrivi di salentini provenienti dalle zone rosse, potremmo avere contagi anche nelle prossime settimane.
Speriamo che non sia così ed in ogni caso non sappiamo quali saranno i numeri effettivi, tuttavia dovremo arrivare pronti ad una tale eventualità.
Sarà fondamentale, pertanto, presidiare il nostro territorio per cercare di far rispettare i Decreti del Presidente del Consiglio e restare il più possibile in casa, uscendo solo in caso di reali e comprovate necessità.
mar142020
La difficile situazione sanitaria in Italia e nel mondo ci obbliga ad attenerci alle regole di sicurezza e prevenzione studiate ad hoc per contrastare la diffusione del Covid-19. Il conseguente blocco totale di tutte le attività e forme di aggregazione non poteva non colpire il mondo dello sport, in cui la pallavolo è stata la precorritrice, sospendendo per prima tutti i campionati organizzati dalla FIPAV.
Misure più stringenti poi sono state applicate dalla maggior parte delle società, tra cui Salento Best Volley, che ha annullato ogni forma di allenamento sia pur prevista in forme limitative dalle norme legislative.
Ora l’imperativo è rimanere in casa azzerando quasi del tutto la vita sociale: tutto ciò sta comportando una rivoluzione nelle nostre abitudini difficile da accettare e che potrebbe comportare un assorbimento di emotività negative.
La mancanza di impegni scolastici, seppur surrogati in alcuni casi dalla didattica a distanza, e di attività di svago e sport, penalizzano i nostri giovani che comunque sono stati edotti, responsabilmente, dalle famiglie sulla gravità della situazione.
mar132020
È di ieri la disposizione di servizio della direzione generale della Asl di Lecce per l’attivazione del reparto di Riabilitazione nell’Ospedale di Galatina. La Asl è pervenuta a questa decisione «tenuto conto della attuale situazione epidemiologica che richiede l’immediata disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19».
A Galatina sono previsti 24 posti letto di Riabilitazione, ma comprendiamo il momento difficile che porta a un’attivazione più che dimezzata dei posti letto previsti (24), meno chiara la scelta della Asl di annullare la guardia attiva di cardiologia, dal 1° marzo, per cui è in servizio solo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20. In questa situazione così difficile certo non possono essere soppressi servizi salvavita, men che meno in un ospedale che ricovera anche i contagiati.
È necessario che sia ripristinato il reparto di Cardiologia perché la sua soppressione non è compatibile con le patologie che afferiscono nell’Ospedale. La mia presa di posizione non vuole essere polemica, ma costruttiva. In questo momento non possono esserci battaglie di posizione, rivendicazione di diritti acquisiti se non quelli che riguardano la sicurezza dei lavoratori. Serve la coesione di tutti, serve mettere da parte visioni personalistiche, ma mi aspetto che la Asl tenga conto delle necessità dell’Ospedale di Galatina le cui peculiarità sono indiscutibili tant’è che sin da subito è stato individuato come ospedale per la cura dei contagiati e da ieri il direttore generale della Asl ha dichiarato l’esame dei campioni saranno effettuati anche nel Laboratorio analisi del nosocomio.
mar132020
Il Covid-19 ci ha messo davanti a delle realtà insolite, quasi surreali. Inermi assistiamo alla privazione delle nostre più scontate libertà, al distacco dalle nostre più care abitudini. Tra noi giovani meridionali fuori sede c’è chi è partito dalle città del Nord, spaventato da una minaccia sconosciuta, oppure c’è chi prova a resistere lontano, in una stanza di Milano, con il pensiero rivolto verso i propri parenti.
Ma è proprio in queste circostanze che chi scrive ha deciso di prendere l’iniziativa. Per una serie di ragioni. Perché non ci piace esser stati definiti “untori” e irresponsabili. Perché riteniamo che in situazioni così drammatiche, lo spirito civico e la voglia di fare deve essere messa al servizio della comunità. Perché, data la nostra giovane età, non possiamo permetterci di non reagire anche rimanendo a casa e rispettando le decisioni del governo.
Ci siamo messi in contatto tramite Skype e abbiamo deciso di formare un think-tank chiamato Fero. Il nome nasce dall'esigenza di “portare, condurre, generare” delle soluzioni concrete per la nostra collettività e per metterci al servizio oggi di ciò che ci è più caro, la nostra città. Per accendere quel fuoco che caratterizza (e al diavolo chi ci definisce sdraiati) l’indole di noi giovani.
“È difficile guardare quello che succede” dice Paolo, studente di medicina al San Raffaele di Milano “e avere la sensazione di non poter fare nulla, di non poter dare un aiuto concreto alla propria città. Sentivo l'esigenza di lasciare un messaggio forte, rispetto a tutto quello che sta succedendo in Italia in queste settimane. Così ho chiamato Simone, Enrico, Edoardo, Gianni e Giuseppe.”
“Appena ricevuta la telefonata di Paolo, ci siamo subito resi disponibili per far nascere questo crowdfunding su GoFundMe per l’ospedale di Galatina: il Santa Caterina Novella si trova ad affrontare una crisi senza precedenti e le risorse a sua disposizione non bastano a gestire la pandemia. Ed è per questo che, nel nostro piccolo, provvederemo ad aiutare il nostro nosocomio. Lo facciamo perché di fronte a un'emergenza non è importante stabilire chi ha preso la decisioni migliori, o rimanere fermi in un sordo immobilismo. Ciò che conta è dare il proprio contributo. Ognuno di noi ha fatto la propria parte, lavorando anche fino a tarda sera affinché tutto fosse pronto in pochi giorni”
In collaborazione con il Nucleo Operativo Protezione Civile – Onlus Galatina (come garanzia di trasparenza e chiarezza nella gestione dei fondi), abbiamo sentito i responsabili e i medici dell'ospedale della nostra città. Insieme a loro, abbiamo individuato alcune attrezzature necessarie e per questo da acquistare. Ecco la nostra “lista della spesa”:
Grazie a Nicola e a Mattia questo messaggio rimarrà stampato su una T-Shirt, una mappa di Boetti surreale, in cui i due paesi in prima linea per l'emergenza Covid-19 sono lasciati soli a gestire una situazione senza precedenti . Il prodotto è interamente Made in Italy e va nella direzione di un sostegno alle aziende di produzione, stampa e distribuzione locali. Il ricavato dalla vendita sarà devoluto all’acquisto dei dispositivi medici. La T-Shirt verrà riservata a donazioni di contributo pari o superiore a 40 euro. Una parte dell'importo, ottimizzato in base al numero degli ordini, sarà riservato alla stampa e distribuzione della T-Shirt.
Oggi possiamo fare la differenze. Anche con un piccolo contributo.
(L’avvio della raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe è prevista per le ore 12 di Venerdì 13 Marzo, tramite lancio dalla pagina Instagram del Think-Tank Fero)
mar132020
Quando vi sono sciagure gli sciacalli sono sempre in agguato!
In tempo di coronavirus, si sono travestiti da operatori sanitari in grado di scoprire a domicilio chi ha contratto la malattia.
Son giunte, infatti, segnalazioni in merito a telefonate, per la maggior parte a persone anziane, da sedicenti volontari della Protezione Civile, che, dopo aver chiesto informazioni sulla situazione del nucleo familiare, se vi sono casi di raffreddore, tosse e febbre, fanno sapere che passeranno il giorno dopo per fare loro il tampone, adducendo a pretesto che disposizioni della Regione Puglia obbligano tutti ad essere sottoposti ad accertamenti.
Se non è una bufala (in questo periodo sono tantissime quelle che circolano sui social), è una vera truffa! Come successo all’inizio dell’infezione in Lombardia, si tratta di delinquenti che, con la scusa di sottoporre a tampone, approfittano per rubare denaro, gioielli e quanto possono portar via dalle abitazioni.
Il Partito Democratico si augura che la notizia non sia vera, ma se lo fosse, è bene che gli organi di informazione e di comunicazione la diffondano e chiedano la massima attenzione, senza creare allarmismi.
mar122020
mar102020
Care concittadine e cari concittadini,
siamo chiamati a unità, oggi più che mai. E se questo significa sacrificio, sacrificio sia, purché di cuore.
Ci sentiamo in gabbia, limitati in ciò che per noi costituisce un’abitudine e quindi un confort, una sicurezza. Ma di sicuro in questo momento c’è solo il buonsenso e non possiamo esimerci dal seguire i provvedimenti che il Governo, in accordo con le Regioni, ha preso per arginare il delicato problema coronavirus.
Stiamo scrivendo una pagina di storia difficile, riscoprendo di fatto noi stessi, le nostre convinzioni, le priorità e gli obiettivi. Ma in questa fase, in qualche modo rivoluzionaria, c’è qualcosa che non cambia perché non ha limiti di tempo né tanto meno spazi in cui essere valida o meno: rispettare gli altri.
E per farlo non ci è richiesto di interpretare le regole, bensì di seguirle, pedissequamente.
Stare a casa equivale a un atto d’amore. Stare a casa significa voler preservare se stessi e gli altri.
Non abbandoniamoci allo scoramento. Lasciamoci andare alla cura dell’altro, anche se questo significa togliere qualcosa a noi.
Questo comporta concretamente una limitazione negli spostamenti, comporta la chiusura di alcune attività commerciali, lo stop delle attività didattiche. L’Italia è però diventata “zona protetta” perché davvero la situazione è delicata e dobbiamo coadiuvare i medici e gli infermieri nel loro complicato compito di assistenza a chi sta male e di contenimento del contagio.
Ci ripetiamo da giorni che “andrà tutto bene” e ne sono convinto. Ma c’è bisogno della collaborazione di tutti, nella distanza fisica necessaria, ma nella vicinanza dello spirito inderogabile.
mar092020
Il premier Giuseppe Conte annuncia inasprimento per le norme contro il diffondersi del contagio del coronavirus. "Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare: 'Io resto a casa'. Non ci saranno zone rosse o zone gialle, ma tutta l'Italia sarà zona protetta, Saranno consentiti gli spostamenti solo per motivi inderogabili di lavoro, e di salute. E saranno vietati gli assembramenti". Il premier ha poi fatto riferimento alle scene viste in questi giorni, con la movida notturna che in molte città come Roma non si è fermata.
"Oggi è il momento della responsabilità, di tutti - ha affermato Conte -. Nel prendere queste misure dobbiamo pensare anche ai medici, infermieri che lavorano e si sacrificano quotidianamente. Non c'è più tempo".
Sospese tutte le manifestazioni sportive, si ferma dunque anche il campionato di calcio di Serie A.
Scuole chiuse su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile.
Il provvedimento sarà pubblicato questa sera, subito dopo la firma, nella Gazzetta ufficiale e pertanto sarà in vigore da domani martedì 10 marzo.
mar082020
Nell’ambito delle direttive strategiche formulate per affrontare l’emergenza connessa all’insorgenza di patologia COVID 2019
Per l’intera durata del periodo emergenziale sarà svolta dal Nucleo Operativo di Protezione Civile di Galatina un servizio di assistenza dedicato ai cittadini in quarantena domiciliare, ovvero in condizioni di fragilità che ne consiglino l’isolamento, o ancora impossibilitati per ragioni contingenti e serie a provvedere a:
• Recupero di farmaci e ritiro delle relative prescrizioni mediche
• Rifornimento di generi di prima necessità
• Pasti preconfezionati
Si specifica che le spese per i beni acquistati sono a carico delle persone da assistere.
Il servizio verrà effettuato dalle ore 08:00 alle ore 20:00 tutti i giorni della settimana, festivi inclusi.
Per la trasparenza e la sicurezza, all’utente verrà comunicato preventivamente il nome dell’operatore che effettuerà il servizio
Per poter richiedere assistenza si possono utilizzare i seguenti numeri telefonici: