Prima di inerpicarsi in cima all’osservatorio più centrale di Noha, durante il percorso che porta in cima alla torre, i proprietari di casa, la famiglia Guido, nel marzo 2009, intenti come eravamo nelle ricerche storiche di Noha da immortalare su L’Osservatore Nohano, ci concesse di ammirare le mura affrescate da parte del nostro concittadino Cosimo Presta, già co-fondatore del Circolo Cittadino Juventus nel 1920 e probabile autore della stessa pittura con cui era affrescato il colonnato interno e le mura perimetrali della chiesa matrice, oggi non più visibile in seguito del restauro del 2010.
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Questi tocchi (di classe) si possono notare anche all’esterno della casa, dove ultimamente sono stati rimossi dei particolari del vecchio impianto elettrico, scoprendo così dei brani dell’antica pittura. Dalla sommità esterna della scala, possiamo ammirare a 360 gradi, partendo dalla nostra sinistra, il Vico Pigno che molti di noi ricordano ancora racchiuso come un piccolo anfiteatro con allo sfondo un aranceto e le vecchie cantine che hanno lasciato il posto all’asfalto e a moderni caseggiati. A seguire la torre medievale appartenente al castello dei De Noha, e poi ancora l’aranceto, la nostra perla cremisi, vale a dire Casa Rossa, che l’Assuntina Coluccia ricorda come la casa dei diavoli dove i nobiluomini del palazzo baronale si spartivano la cacciagione, divenuta infine l’archivio per la contabilità del Brandy Galluccio, e oggi circondata da mura private. Da questa fantastica altezza possiamo anche ammirare il complesso del Palazzo Baronale, oggi Nohasì, con la casa dirimpetto che fu sede dell’Universitas di Noha ad angolo con vico Marangia e infine, con un po’ di immaginazione, potremmo vedere in trasparenza sotto l’asfalto di via Castello e le case del Vico Marangia, gli antri dei due antichi frantoi sottostanti congiunti da uno stretto corridoio di 11 metri.
Superata con lo sguardo la casa di Don Lisandro, anch’egli tra i co-fondatori del circolo Juventus di Noha, si può godere della maestosa facciata della Chiesa Madre, la piazza e il campanile dell’orologio più resistente del mondo.
Marcello D'Acquarica
Nella serata del 26 giugno, presso l’Oratorio di Noha, si è tenuta la rappresentazione finale del progetto “Espressione corporea-musicale”, che ha visto come protagonisti i ragazzi della Scuola Secondaria di Noha, in Via Petronio, ora Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina-Noha. Il percorso si è articolato in 30 ore extracurricolari sulla base di un’idea progettuale della docente di Lettere Stefania Guarini, nata dall’esigenza di approfondire alcuni focus concettuali scelti appositamente ed elaborati in modo trasversale con approfondimenti letterari, teatrali e con contributi musicali.
Lo spettacolo “E uscimmo a riveder le stelle…..A spasso nella letteratura tra sogni e paure dell’adolescenza” ha rappresentato la concretizzazione di un’attività didattico-formativa impegnata ed entusiasmante al tempo stesso, che ha coinvolto gli studenti in elaborazioni e riflessioni guidate in merito ad emozioni, sogni e paure tipiche dell’adolescenza: il pregiudizio, la paura di essere giudicati, l’omologazione, l’ansia. Tutto con il filtro di apporti creativi studiati e ricercati nell’ambito del mito e della letteratura italiana, scegliendo tra autori e letterati rinomati ed i loro personaggi. Guidati dalla stessa docente di Lettere, Stefania Guarini, autrice del testo teatrale, e dalla docente di Educazione Fisica, Maira Serafino, gli studenti sono stati coinvolti in uno stimolante lavoro interdisciplinare che, partendo dalle pagine del testo scolastico, li ha ancorati con creatività ed entusiasmo.
La trama si costruisce intorno alle vicende e alle paure di un’adolescente che si ritrova a fare i conti con un’ansia ingestibile a causa di alcune prove didattiche e che improvvisamente si ritrova faccia a faccia con alcuni strani personaggi: Ulisse, Dante e Virgilio, Mirandolina, alcune coetanee che ballano allegramente e poi ancora Don Abbondio che corre di qua e di là nella sua stanza cercando Perpetua….e che, per finire, si ritrova seduta a cena proprio a casa Leopardi, con Foscolo, Manzoni e D’Annunzio come commensali. Ognuno di essi, seguendo l’intreccio della vicenda e delle allegre scene teatrali, dona alla protagonista un messaggio motivazionale, volto a rafforzare la fiducia in se stessa e nelle proprie potenzialità, per affrontare con coraggio le sfide della vita, presenti e future. Attraverso la proposta di questo viaggio nella letteratura, i ragazzi si sono potuti confrontare con i grandi della letteratura e del mito, rapportando il loro mondo con i messaggi simbolici offerti da alcuni.
Uno spettacolo teatrale pensato come ponte di lancio verso nuove prospettive, per offrire ai ragazzi ulteriori strumenti di interpretazione della realtà, per motivarli alla ricerca del “pensiero profondo” e per orientarli alla complessità delle relazioni sociali e gruppali con maggiore consapevolezza della propria età e con maggiore spirito critico rispetto alla superficialità di quanto spesso oggi li circonda.
In accordo con Don Francesco e con il responsabile della struttura dell’Oratorio, grazie alle scelte innovative e moderne della Dirigente scolastica, Prof.ssa Rosanna Lagna e alle docenti Stefania Guarini e Maira Serafino, la scuola si apre dunque al territorio, legandosi alle famiglie e a quel prezioso spazio extracurricolare che rappresenta oggi un’ulteriore, importante risorsa per una crescita armonica e completa dei giovani studenti.
Comprensivo Polo 3 di Galatina-Noha
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