Di Redazione (del 02/05/2025 @ 22:32:14, in Comunicato Stampa, linkato 43 volte)

L’iniziativa del COMITATO è finalizzata ad informare i cittadini aventi diritto, su tempi e modi di esercitare il diritto di voto nelle giornate del 8 e 9 giugno 2025 su 5 quesiti in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza.

Stop ai licenziamenti illegittimi

Più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese

Riduzione del lavoro precario

Più sicurezza sul lavoro

Più integrazione con la cittadinanza italiana

5 Buoni motivi per votare SI.

Comitato territoriale per i referendum Galatina e Frazioni

 
Di Redazione (del 02/05/2025 @ 22:25:57, in Comunicato Stampa, linkato 81 volte)

Oggi la comunità di Galatina si stringe con affetto attorno a Concetta Masciullo, che celebra un traguardo eccezionale: 100 anni di vita. Nata il 1° maggio 1925, Concetta rappresenta una delle memorie viventi della nostra città, testimone di un secolo di storia, sacrifici, valori e tradizioni.

Donna dal cuore grande e dal carattere forte, per molti anni ha gestito insieme al marito Vincenzo Tundo un amato negozio di frutta e verdura su via Gallipoli, punto di riferimento per intere generazioni di galatinesi. Il loro lavoro non era solo commercio, ma servizio alla comunità: tra cassette di ortaggi e sorrisi sinceri, quel negozio era un piccolo centro di umanità.

Concetta è madre di tre figli – Tommaso, Rosalba e Adriana – che oggi, insieme ai nipoti, ai parenti e a tutta la cittadinanza, le rendono omaggio con gratitudine e affetto. La sua vita, segnata da impegno, dedizione familiare e legame profondo con la terra e le persone, è un esempio luminoso per tutti.

A nome dell’intera amministrazione comunale, il consigliere Andrea Gatto ha consegnato a Concetta una targa celebrativa, esprimendo la riconoscenza della città per il suo straordinario cammino umano e il valore della sua testimonianza.

 
Di Russo Piero Luigi (del 02/05/2025 @ 22:10:49, in Comunicato Stampa, linkato 119 volte)

Batti il tuo cinque sulla mano della nostra Associazione e sulle manine di tanti bambini che, grazie ai nostri Progetti di riqualificazione urbana delle periferie e di creazione di nuove aree giochi, possono riconquistare i loro spazi e vivere finalmente ambienti sani e puliti.

Perché un paese non è fatto solo di adulti, ma di bambini che saranno i cittadini del domani. Tra i numerosi progetti, realizzati da “Amiamo Galatina – Virtus Basket Galatina”, ricordiamo la riqualificazione dell’area verde “Prof. Carrozzini” in via Calatafimi con la creazione della nuova area giochi “Pietro Antonio Colazzo”, la riqualificazione dell’area verde “Questore Palatucci” con la creazione della nuova area giochi “Maresciallo Marcello Solidoro”, il “Muro del Coraggio”, la nuova area giochi a Collemeto in piazza “Madonna di Costantinopoli”, due targhe BRAILLE per non vedenti e per ipovedenti installate presso il Muro del Coraggio ed all’interno del plesso scolastico del 3° polo in via Spoleto a Galatina, i vialetti in cemento stampato realizzato sull’area verde Madonna delle Grazie a Noha al fine di garantire l’utilizzo dei giochi anche e soprattutto ai bambini con ridotta mobilità che altrimenti non potrebbero utilizzarli, 3 scivoli volti all’abbattimento delle barriere architettoniche, uno realizzato in via Soleto all’altezza del civico 147 (lato opposto) e due realizzati su piazza “Vittime delle Foibe” (uno sul lato di via Metauro ed uno su Largo Tevere), il processo di umanizzazione del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale di Galatina tuttora in corso…

COSA DEVE FARE IL CITTADINO CHE EFFETTUA QUESTA SCELTA?

 
Di Redazione (del 02/05/2025 @ 22:07:17, in Comunicato Stampa, linkato 44 volte)

Il secondo appuntamento di "Libri in Terrazza", rassegna letteraria del Contagio Letterario, si terrà domenica 4 maggio alle ore 19. Ospite il giornalista Andrea Morrone e il suo libro "La ferocia dei vinti", edito da Capponi. Morrone è un salentino d'adozione, ma barese di origine. Vive e lavora da oltre 15 anni nel Salento, terra della quale si è innamorato. Ha svolto diverse inchieste sulla mafia e sulla criminalità organizzata, ottenendo diversi premi e riconoscimenti.

Si parlerà del suo primo libro "La ferocia dei vinti", che può essere a tutti gli effetti considerato un romanzo storico, perché la storia d'invenzione di muove su uno sfondo reale, il Salento degli anni 90. Santi ritrova, quasi per caso, la foto di Antonio, bambino di sette anni scomparso nel 1993 e decide di fare un'inchiesta per sapere cosa è successo, visto che tutte le indagini non hanno portato a nulla. Si mette, allora a scavare, 30 anni dopo, mettendo in secondo piano la sua vita.

 La trama del libro - Ettore Santi è un giornalista innamorato del proprio lavoro e della verità. Una mattina, mentre è impegnato in uno dei suoi consueti allenamenti di corsa, trova una foto che lo proietta in una tragica vicenda accaduta trent’anni prima, la sparizione di un bimbo di soli sette anni: Antonio. Un mistero rimasto irrisolto, che rimanda agli anni più bui della Sacra Corona Unita, tra agguati e faide sanguinarie. Sullo sfondo di un Salento fatto di contrasti e chiaroscuri Santi ci conduce, a bordo di Bianca, la sua inseparabile Vespa del 1984, alla scoperta di una terra bellissima, la Grecìa salentina, raccontando ascesa e declino di una generazione criminale sconfitta dalla storia e dalla giustizia degli uomini. Un romanzo in cui le vicende dei protagonisti si intersecano con i fatti di cronaca e i grandi avvenimenti della Storia, scandito da grandi amicizie e luoghi pieni di magia, corse a perdifiato e amori difficili, musica e libri, cibo e racconti, misteri e antiche tradizioni.

 

Una giornata all’insegna della scoperta, della conoscenza e del contatto autentico con il territorio è quella vissuta questa mattina dagli alunni delle classi prime del Polo 1 di Galatina e Collemeto, protagonisti di un viaggio d’istruzione che ha coniugato storia, ambiente e creatività. La meta? Il museo e il parco archeologico di Egnazia, seguiti dalla riserva naturale e area marina protetta di Torre Guaceto.

Un’esperienza immersiva, resa possibile grazie ai percorsi didattici condotti da guide turistiche, guide ambientali escursionistiche e animatori esperti, che hanno saputo trasformare la visita in un’occasione coinvolgente e formativa.

Il viaggio si inserisce all’interno di un più ampio percorso legato ai progetti di sviluppo sostenibile, educazione ambientale e cittadinanza attiva, con l’obiettivo di usare linguaggi nuovi, capaci di arrivare dritti al cuore, fondendo narrazione, arte e gusto con il rispetto e la comprensione dell’ambiente circostante.

A Egnazia i ragazzi hanno viaggiato nella storia grazie ai preziosi reperti archeologi lì conservati che hanno apprezzato sia negli scavi all'aperto che nel museo interno.

Altra tappa particolarmente apprezzata dai ragazzi è stata il Museo del Mare con i suoi effetti tridimensionali!
Qui, sosta in pineta, luogo ideale per una pausa rigenerante a contatto con la natura.

Il viaggio è poi proseguito a Torre Guaceto, immersi nella natura incontaminata dell'area marina protetta, con i suoi segreti... ancora da scoprire! I nostri piccoli archeologi hanno scoperto la zona della necropoli dell'età del bronzo!

 
Di Albino Campa (del 02/05/2025 @ 22:00:51, in Comunicato Stampa, linkato 40 volte)

Gara ad alti ritmi tecnici ed agonistici quella andata in scena, domenica 27 aprile, sul parquet del Palazzetto di via Montinari a Galatina. Posta in palio altissima, equipollente ai livelli di adrenalina accusati dai contendenti e a cui si sono aggiunti animati confronti verbali tra le due tifoserie. Tutto naturalmente riconducibile (a dire dei contendenti) a decisioni arbitrali controverse e sfavorevoli per poi, a bocce ferme, ritrovare stati d’animo più controllati e tensioni in evaporazione.

La tredicesima vittoria della Salento Best Volley dunque, fa una vittima illustre: la capolista Volley Parabita che, con una giornata di sosta da rispettare nel prossimo turno di calendario e a meno di capovolgimenti di fronte inattesi, dovrebbe cedere posizione e traguardo agli inseguitori del San Pancrazio Volley. 

Infatti la squadra di mister Alemanno che insegue ad una lunghezza il sestetto di mister Corina, disponendo di una gara in più, pari a 6 punti potenziali contro i 3 dei salentini da sommarsi agli attuali già conquistati (Parabita 52, San Pancrazio 51), può operare il sorpasso e conquistare la promozione diretta.

Naturalmente entrambe le squadra dovranno fare i conti con gli avversari, rispettivamente sul terreno amico con il Monopoli e in trasferta con il Grottaglie, il sestetto brindisino, mentre al Parabita spetta di chiudere la sessione regolare sul terreno infido del Nardò, con l’ultimo colpo a sua disposizione.

E torniamo alla buona prestazione della SBV Galatina che non ha avuto remore di sudditanza contro la capolista, riproponendo gli atteggiamenti mentali e l’ottima tecnica con cui si era imposta sul San Pancrazio nel girone di andata.

Conquistato il vantaggio nel primo e terzo parziale (1-0, 2-1) con una buona tenuta difensiva ed alte percentuali di realizzazioni, la formazione galatinese ha perso smalto e concretezza in avvio di quarto set, risultando poco efficace nelle conclusioni ed incapace di frenare a muro gli avanti ospiti.

Il Parabita, di contro, ben interpreta con la sua prima linea le distribuzioni di Asti, proponendo muri a tre e fiaccando le conclusioni dei padroni di casa. Il disarmante break di -6 galvanizza il gruppo capitanato da De Micheli che con un punteggio a proprio favore di 13-7 sembra involarsi ad orientare il prosieguo della gara verso il tie break.

 
Di Fabrizio Vincenti (del 28/04/2025 @ 13:44:14, in Comunicato Stampa, linkato 1054 volte)

All’angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi: Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: Conosco le tue opere: Tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3, 14-16).

Ho dovuto aspettare la fine dei funerali di Francesco per scrivere questa mia riflessione, la quale disturberà molti, ne sono certo. Premetto che non voglio addentrarmi nella questione della legittimità del papato di Francesco in seguito all’ipotesi, canonicamente fondata, secondo cui l’ultimo papa legittimo sia stato Benedetto XVI, non avendo consegnato esplicitamente il munus durante la sua declaratio l’11 febbraio 2013, in occasione del Concistoro per la canonizzazione dei Martiri di Otranto. Né intendo trattare, qui, i veri motivi che hanno spinto Benedetto XVI all’ipotetica rinuncia del suo ministero petrino. Non tratterò della legittimità a prendere parte al Conclave di alcuni cardinali né di altre questioni canoniche che potrebbero farvi venire il voltastomaco.

È una lettura del tutto personale di questi ultimi dodici anni, esaltanti per alcuni e deprimenti per altri. Chi è il papa? Vescovo della diocesi di Roma, capo del Collegio dei Vescovi, vicario di Cristo e pastore in terra della Chiesa universale, massima autorità religiosa della Chiesa cattolica.

Tra la morte e il funerale di Francesco, ho assistito a molti dibattiti televisivi sulla sua figura, tutti estremamente politicizzati ed ideologizzati. La macchina mediatica, come fu per il tempo del “Covid”, si è messa in moto immediatamente per falsificare la realtà e professare agli idioti di turno la falsa dottrina. E così, da cardinali a vescovi, da preti di campagna a giornalisti, da vaticanisti alla gente di strada, il coro è stato unanime: non si torna indietro. Ma da cosa? Voi pensate veramente che il compito della Chiesa e del vicario di Cristo sia quello di avallare le stronzate di questo nostro pazzo mondo globalizzato, corrotto e idolatra? Voi pensate che la facilizzazione dei divorzi sia l’intenzione che Cristo ha inteso portare avanti? Credete davvero, come vi hanno raccontato, che benedire le unioni di persone dello stesso sesso (altro che benedizione dei singoli) sia l’intenzione di Cristo o che “prendere il vaccino è un atto di amore”? Pensate veramente che la questione che più sta a cuore al Padre sia il cambiamento climatico e l’auto elettrica? Voi credete che parlando sempre e solo di migrazioni ci salveremo l’anima? Pensate sul serio che conti qualcosa con quale scarpe un papa è andato in giro e con quale paio sia stato sepolto? Voi davvero credete a tutte queste stronzate? Pensate sul serio che l’intenzione di Gesù Cristo sia quella di avere sacerdotesse sull’altare e vescove sparse per il mondo? È questa l’apertura della Chiesa? Se pensate di sì, allora prendete in mano i Vangeli e dategli una bella letta e, finito di leggerli, dategli anche una bella ripassata! Poiché non è del vangelo di Gesù Cristo che voi state parlando, e dove diavolo son finiti i preti per ricordarvelo? Certo, lì si parla dei poveri, dei peccatori, degli ultimi che diventeranno primi, del lavoro in giorno di sabato e del perdono. Ma si parla anche di chi scandalizza i più piccoli e della fine che faranno, del perdono dell’adultera accompagnato dall’imperativo di non peccare più, del ripudio della moglie, dell’adulterio, del rispetto della vita sempre, del porgere l’altra guancia, di lasciare il mantello. Eppure vi siete bevuti un bel po’ di vomito da tutti quei farisei della peggior specie schierati in prima fila davanti alla bara di Francesco che, da papa legittimo o no, ha tuonato contro le guerre e le teorie gender che una parte politica intende diffondere nelle scuole, camuffandole come rispetto per il prossimo. Chi c’era lì in prima fila? Chi chiama Putin porco e poi non vede i due milioni di morti causati da Israele nella Striscia di Gaza e in tutta la Palestina, con più di 50 mila bambini uccisi? Chi c’era? Chi si rifiuta di chiamare la strage di Netanyahu genocidio per non offendere gli ebrei, i quali si annoverano il diritto di esclusiva, sputando sulla sofferenza altrui e sui cristiani, per le strade di Gerusalemme, ritenendoli degli idolatri? Chi c’era lì sul sagrato a rendere omaggio ad uno che parlava di pace? La Von der Leyen che con la sua faccia da spudorata massone vuole indebitare per 800 miliardi l’Europa, costringendola ad armarsi? Pensateci: chi c’era a rendere omaggio al vicario di Cristo e ai valori che avrebbe incarnato? Draghi, il banchiere di satana, e Conte, quello che facevano licenziare chi non era disposto a farsi bucare tre o quattro volte, lasciandolo a casa senza stipendio, gente con moglie e figli, o Renzi che percepisce lauti compensi da sceicchi sanguinari? C’era anche Trump, quello che sui migranti ha proposto addirittura di sparare. Ho visto la Meloni, che si professa cristiana avendo dimenticato la prima virtù di un cristiano: l’umiltà. Ho visto la Boldrini omaggiare quello che dovrebbe difendere la vita come bene non negoziabile, lei che difende il diritto all’aborto sempre.

 

Lunedì 28 aprile alle ore 18:30, nella Sala conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, è prevista la seconda lezione del Corso “Ambito media” con una conferenza del nostro socio, prof. Rosario Santo Sabato, dal titolo “Marconi e la sfida dell’etere: la nascita delle comunicazioni senza fili. Introdurrà i lavori il presidente Mario Graziuso.

Dopo aver tracciato nel precedente incontro l’evoluzione storica relativa alla nascita e alla diffusione della radiofonia, attraverso la sua crescita grazie ai progressi della tecnologia, nella conferenza odierna traccerà le linee di sviluppo delle comunicazioni senza fili, a partire dalle ricerche e dalle innovazioni apportate da Guglielmo Marconi e dai ricercatori a lui coevi.

Quale era il suo intendimento rispetto alle precedenti acquisizioni nella sfida dell’etere?

Lo possiamo ricavare da una conferenza dal titolo “Sulla telegrafia senza fili” (riportata in “Scritti di Guglielmo Marconi”, edizione della Reale Accademia d'Italia, 1941), tenuta dallo stesso Marconi in Roma nell’Aula massima del Campidoglio dall’Associazione elettrotecnica italiana nella seduta solenne in suo onore il 7 maggio 1903: “Ma le onde hertziane, come erano prodotte dal loro scopritore e da quegli scienziati che hanno ripetute le sue esperienze, avevano una portata di trasmissione di pochi metri, e, secondo gli studi e le induzioni dell'illustre scienziato tedesco, esse venivano prodotte in modo da rendere i loro caratteri eguali per quanto possibile a quelli delle onde luminose, ciò che diminuisce la loro efficacia a distanza. Fu invece mio intento di seguire una via completamente opposta nella produzione di oscillazioni elettriche, e cioè io mi dedicai ad ottenere onde elettriche di lunghezza centinaia di volte maggiore di quella delle onde usate da Hertz, per poterle utilmente applicare a quanto avevo di mira.”

 

Domenica 27 aprile si è disputata la seconda giornata del Campionato di Serie B1 maschile presso i campi del Circolo Tennis Galatina. La sfida tra i padroni di casa e il CT Torres Tennis di Sassari si è conclusa con un pareggio combattuto, 3-3, al termine di sei match intensi, che hanno messo in evidenza la grande qualità tecnica e l’equilibrio tra le due formazioni.

Il team salentino, reduce dalla vittoria all’esordio contro l’AT Verona, ha affrontato un’avversaria ostica che ha saputo reagire punto su punto, conquistando due singolari e un doppio.

Questi i risultati nel dettaglio.

Nei singolari Alessandro Raffaele Bellifemine vs Valerio Peruzza: 6-4, 6-4,
Vittoria solida per Bellifemine, che ha mostrato solidità e lucidità nei momenti chiave; Andrea Cardinale vs Matteo Mura: 1-6, 3-6, una gara complicata per Cardinale, messo in difficoltà dal ritmo e dalla regolarità del suo avversario; Matyas Lajos Fuele vs Robert Armando Strombachs: 7-6(1), 7-5, autentico colpo di forza di Fuele, che si impone in due set tirati contro il numero uno sassarese ed infine Federico Mengoli vs Andrea Cherchi: 0-6, 5-7, dopo un primo set difficile, Mengoli reagisce ma non riesce a completare la rimonta.

Nei doppi Fuele/Novo vs Peruzza/Oronti: 6-4, 6-3, con una grande intesa tra i due giocatori del CT Galatina, che portano a casa un punto importante per la squadra e Cardinale/Duma vs Strombachs/Mura: 3-6, 1-6, con il duo sardo che non lascia spazio agli avversari e chiude il match in due set rapidi.

 

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