Di Antonio Mellone (del 06/12/2024 @ 17:47:18, in NohaBlog, linkato 1796 volte)

C’è il carrozziere, il fruttivendolo, il titolare di una pescheria di lusso, il distributore di prodotti caseari rigorosamente campani, e pure il muratore, il contadino, l’idraulico, il pittore (di case, non ancora di quadri), l’addetto ai generi alimentari… Ma non stiamo parlando dei personaggi in cartapesta di un tipico presepe popolare, bensì dei maestri concertatori vivi e vegeti che hanno apparecchiato la greppia della Natività betlemita in miniatura, con tanto di dintorni sabbio-rocciosi, nel vestibolo della scuola materna di Noha, meglio nota come Asilo.

Si dà il caso che codesti artigiani-quasi-artisti abbiano acquartierato la grotta per il Bambino nel luogo dove i loro figlioli hanno iniziato a sperimentare i test tecnico-educativi di entrata in ruolo nella società. Per inciso qualcuno ha confessato, non senza un pizzico di commozione, che la cosa che più l’ha colpito nel rimetter piede in quella scuola materna a distanza di decenni, stavolta nelle vesti di padre non più di alunno, sono stati gli armadietti storici, e ancor di più l’atmosfera incantata e il profumo del tempo che fu [chissà perché a me invece colpisce ancora il palcoscenico, quello dal quale, durante un provino, sospinto spero involontariamente da una compagna di corso, capitombolai nella buca del suggeritore superando il record mondiale di bernoccoli, ndr.]. Ma ritorniamo a noi, ché le divagazioni potrebbero portarci in esilio, più che all’asilo. Insomma sono una quarantina, questi pargoletti, seguiti dagli insegnanti, e dalle quattro Suore Discepole di Gesù Eucaristico (congregazione presente a Noha dal 1957), che da qualche anno a questa parte si sono impreziosite dei colori dell'ecumene che ha valore di civiltà: voglio dire di consorelle provenienti da almeno tre continenti sui cinque esistenti (mancherebbero giusto l’Oceania e l’Antartide) con tutta la ricchezza culturale che questo comporta. Orbene, questi genitori (le rispettive consorti sono impegnate in contemporanea in sala teatro nelle prove dei canti natalizi sotto lo sguardo compiaciuto di don Paolo arciprete, immortalato in controfacciata nel grande quadro del 1939), al termine della loro giornata lavorativa che di sicuro non sarà una passeggiata rilassante, anziché spaparanzarsi sul divano davanti alla tv elettroencefalopiallatrice, han deciso di fare lo straordinario lavorando a tutta birra (Birra Moretti per la precisione: a casse) all’allestimento del “presepe più bello del mondo”.

E l’han fatto cercando di rispettare gli orari di un Avvento non avventato (tutto pronto per l’Immacolata), il luogo sacro (sono pur sempre nell’anticamera della cappella del monastero), l’economia circolare (riciclando tutto il possibile), l’arte della prospettiva in scultura (i pupi più piccoli sono piazzati sui monti, i più grandi in primo piano), le antiche usanze e le nuove (dirimpetto al tradizionale presepe anche un grande albero di Natale, il cielo stellato con i nomi di tutti gli alunni, uno per stella, e la relativa fototessera su un pacchetto regalo). Ma la chicca del manufatto, bisogna riconoscerlo, è il ruscello, così alto e spettacolare che le cascate del Niagara vorrebbero assomigliargli. Certo, per un momento, a causa di una perdita d’acqua, c’è stato anche il rischio che l’asilo di Noha si trasformasse nel lago di Como incluso il ramo che volge a mezzogiorno: ma grazie al pronto intervento dell’astante idraulico Noè può continuare a dormire sonni tranquilli.  

Secondo suor Gemma, la decana delle monache nohane, “Quest’opera, che rappresenta la mangiatoia del Dio che volle farsi uomo, vincerà il concorso”. Orbene, non si sa precisamente quando e da chi sarebbe stato bandito ‘sto benedetto concorso. Ma nell’eventualità, il primo premio spetterebbe a quel che ormai è diventato per molti “il presepe più bello del mondo”. Vabbè, se non proprio dell’intero globo terracqueo, senza dubbio alcuno di quel piccolo mondo antico che è Noha.

 

Oggetto:

Progetto per un impianto di digestione anaerobica per il trattamento di rifiuti speciali non

pericolosi con produzione di biometano, sito in agro di Soleto, zona industriale Galatina-Soleto.

Ente proponente FORENERGY SRL.

"Gentile signor sindaco, assessori e consiglieri del comune di Galatina, signore e signori".

A proposito di area industriale di Galatina/Soleto, ci risulta che esistono già altri impianti o aziende che trattano FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), o quanto meno da indagare con attenzione, visto che le relazioni tecniche sono spesso molto vaghe in quanto a tipologia e quantità di rifiuti. È per esempio è una delle tante richieste fatte da Arpa, ed esattamente nel caso della CDS (Conferenza dei Servizi) per Forenergy, ma anche nelle varie di altri opifici.

Quindi oltre alla proponente Forenergy con 40.000 t/a, risultano esserci a Galatina:

 Salento Riciclo 27.000 t/a; Salento Green s.r.l. con una nuova richiesta del 08-2024 - 56.000 t/a; Ambiente e Riciclo, 35.000 t/a; Cave Marra Ecologia, 28.000 t/a; Progest, 39.000 t/a; Bianco Igiene Ambientale 68.000 t/a. E, ultima in arrivo, di cui non abbiamo ancora i dati. La EMES srl, di cui al momento sull’albo pretorio provinciale c’è solo la presentazione di un disegno propositivo, da definirsi.  

E con questi siamo a quasi 300.000 t/a, tutti fra Galatina e Soleto, il triplo di quanto i 96 comuni della provincia di Lecce, tutti insieme, riescono a produrre, e cioè 100.000 t/a. (dati Ispra 2022).

Viene spontaneo chiedersi che bisogno c’è di importare circa 300.000 t/a da altre zone se i soli Comuni di Galatina e Soleto insieme arrivano a malapena a 5000 t/a. Ma La storia delle importazioni di rifiuti da altre zone d’Italia non finisce qui.

Vi ricordo che a pochissimi chilometri da Galatina, chiedono di trattare rifiuti con il sistema anaerobico anche Humus S.r.l.  a Cutrofiano con 80.000 t/a; e Baco Società Agricola s.r.l., di Lequile con 76.000 t/a.

Solo i più vicini, ma sappiamo benissimo che in provincia di Lecce sono molti di più.

Come per esempio Calimera Bio, che proprio in questi mesi ha ricevuto dalla Provincia, delle richieste di revisione dell’impianto e dei relativi processi in seguito a non pochi danni ambientali denunciati dall’amministrazione comunale di Calimera. Dati reperibili su Albo Pretorio.

A queste realtà di aziende che trattano rifiuti (sempre su Galatina e Soleto), vanno considerati  altri opifici insalubri che trattano altre tipologie di rifiuti non FORSU,  ma i più disparati, da speciali a pericolosi, con la presenza di altoforni: Colacem SPA con 408.000 t/a, Macero Sud con 127.000 t/a, Eco Imar Ambiente, FONDERIA DE RICCARDIS, CSA, Tecnoecologia, Ecom S.A. ZincoGam, svariati bitumifici,  e così via.

 

Avvento /av·vèn·to/ sostantivo maschile che significa arrivo, venuta o nel significato cristiano indica il periodo di quattro settimane destinato al raccoglimento e alla meditazione nell'attesa del Natale.

Partendo dal balcone istituzionale di Palazzo Orsini, la musica ed i suggestivi canti di Giovani Realtà sotto la guida di Ettore ed Elisa Romano, la Città di Galatina ha dato il via con domenica 1° Dicembre al Calendario Urbano dell'Avvento e quindi del Natale Galatinese. 

Molti gli elementi di novità, che hanno come obiettivo quello di fermarsi a riflettere e confrontarsi su diversi temi: dalla riscoperta delle radici, dall'inclusività, all'ambiente creando un senso di comunità.

La visione, progettazione e la determinazione a lavorare per creare comunità parte già dal titolo della rassegna Natale Come una Volta

Il calendario delle iniziative del Natale 2024 porta alla chiusura del tema annuale di progettazione turistica e valorizzazione del territorio individuato dall'Assessorato al Turismo di Maria Grazia Anselmi e Barbara Perrone marketing territoriale, staff del Sindaco, che hanno lavorato quest'anno sul tema delle radici, andando così a chiudere il cerchio iniziato a Gennaio sviluppandolo con "Radici. Nel Cuore delle Emozioni" e legandosi al Ministero degli Esteri che ha indicato il 2024 come l'anno del Turismo delle Radici. 

Attesa, inclusività, territorio, ambiente, comunità sono i pilastri sui quali si è sviluppato quanto è già possibile vedere.

L'invito a riscoprire il piacere dell'attesa si racconta con il Calendario Urbano dell'Avvento, dove in corrispondenza del numero indicato dall'elegante drappo bordeaux e oro, ogni giorno dalle 17.30 ci sarà un momento di animazione musicale e/o teatrale a cura di diverse scuole, commercianti, associazioni ed artisti del territorio che hanno "adottato" il balcone. Un invito a rallentare la marcia, alzare lo sguardo, cambiare punto di osservazione e lasciarsi meravigliare e sorprendere dal quotidiano.

Tutti i 25 drappi del calendario urbano dell'avvento sono stati posizionati dal centro storico di Galatina alle periferie, passando per le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara.

Un altro elemento di novità è l'attenzione e sensibilizzazione all'ambiente. Questi elementi si raccontano attraverso i 250 alberi di ulivo donati alla Città di Galatina dall'associazione Olivami, unica associazione no profit che consente l'adozione di un ulivo per aiutare la riforestazione degli uliveti salentini colpiti dalla xylella, e che in occasione del Capodanno degli Alberi a febbraio saranno piantumati per creare un futuro polmone verde in città. Per chiudere il cerchio tra visione, creatività ma soprattutto concretezza, è stata già individuata la particella di terreno comunale dove i 250 giovani alberelli saranno messi a dimora, creando un ponte tra passato e futuro. 

Altra particolarità sono i contenitori dove sono stati collocati temporaneamente gli alberi. Fusti industriali destinatati alla discarica che attraverso l'upcycling sono ritornati a nuova vita, grazie agli scintillanti colori in linea con la palette della tradizione e che sta punteggiando la città di oro, verde e bordeaux. Natura e mano dell'uomo, ruvidità ed eleganza ad ogni spettatore la ricerca della propria chiave di lettura.

L'attesa, la condivisione e coinvolgimento intergenerazionale dei saperi si raccontano invece con i laboratori gratuiti "Regali fatti con il cuore" che si terranno ogni sabato dalle 16.00 alle 18.00 a cura di artisti, artigiani e persone della società civile negli spazi dell'atrio di Palazzo Orsini a cura della Società Operaia e negli spazi della mostra temporanea Punto dopo Punto a cura della Commissione Pari Opportunità. 

Tanti gli appuntamenti da non perdere a partire dalle date del Calendario Urbano dell'Avvento

 
Di Redazione (del 05/12/2024 @ 13:55:43, in Comunicato Stampa, linkato 314 volte)

GIOVEDI' 5 DICEMBRE alle ore 18:30 presso Arci Levera NOHA in via Bellini, 24 ci sarà la presentazione a scopo benefico del libro "Nino, Bonimba e la Barberia" - La barberia situata nella piazza di un piccolo paese della Puglia agli inizi degli anni settanta, e lo scenario che vede protagonista Nino, un piccolo garzone alle prese con it Maestro Tatachele e con il variopinto mondo dei clienti

Benvenuto di ROBERTA VIVA ( Presidente Levera)
Saluti di MARIO LUPERTO (Presidente Circolo Acli Noha)
e di RAFFAELE SANTORO ( Presidente Prov.Le Acli Lecce)

Interverranno:
MIMMO CIACCIA (AUTORE)
LOREDANA TUNDO (CONSIGLIERA PROVINCIA DI LECCE)
GIANCARLO LOCOROTONDO (RESP. CENTRO MPA CLINICA PETRUCCIANI DI LECCE)
 

 

 
Di Redazione (del 04/12/2024 @ 19:40:06, in Comunicato Stampa, linkato 399 volte)

Un nuovo talento si fa strada nel panorama della narrativa sportiva: la Commissione del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo del Coni ha attribuito una segnalazione particolare, per la categoria Under 18 per il Racconto Sportivo, a Ginevra Romano, la nostra studentessa di classe terza del Polo 1 di Galatina, autrice del racconto “La passione oltre l’agonismo”.

L’iniziativa, voluta fortemente dal CONI, è nata per dare impulso alla produzione letteraria di contenuto sportivo e nell’intento di promuovere e rivalutare un genere narrativo poco divulgato e vede come protagonisti autori e studenti italiani con lavori pubblicati per la prima volta oppure inediti.

Il racconto scritto da Ginevra esplora il mondo dello sport da una prospettiva personale, mettendo in luce i valori profondi che vanno oltre la semplice competizione: passione, dedizione e crescita personale, valori che hanno saputo emozionare la giuria. Uno stile fresco e nello stesso tempo coinvolgente per raccontare la propria esperienza sportiva, che trova nell’allenamento e nelle sfide un modo per superare sé stessi, trasmettendo un messaggio di grande ispirazione.

Il Salone d’Onore del CONI, organizzato al Foro Italico di Roma, ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori del 58° Concorso Nazionale Letterario e del 53° Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo e dei Premi CONI-USSI 2024.

All’evento sono intervenute importanti figure del mondo sportivo e letterario che hanno sottolineato l’importanza della narrazione nello sport come strumento per promuovere i suoi valori universali: il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati, il Presidente del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo Giulio Anselmi, il Presidente del Concorso Nazionale Letterario Paolo Garimberti, il Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Gianfranco Coppola e Daniele Tosatti, figlio di Giorgio, al quale è intitolato il premio speciale “Una penna per lo sport”.

 
Di Redazione (del 04/12/2024 @ 19:16:23, in Comunicato Stampa, linkato 330 volte)

Nella settimana dedicata alla Memoria Di Federica, arbitro pugliese tragicamente scomparso con il suo piccolo Andrea otto anni addietro per un atto di violenza, atleti e pubblico hanno espresso un momento di partecipazione tributando un lungo applauso in loro ricordo prima del fischio d’inizio della gara.

Prestazione non entusiasmante quella offerta dalla Salento Best Volley, ma che tiene in corsa nella scia delle quattro possibili candidate ai play off, il gruppo allenato da mister Giannotta. La vittoria sulla giovane formazione del Massafra è stata priva di autorità, almeno nella prima parte, rendendo altalenante lo svolgimento dell’incontro.   

Con un organico incerottato ed una condizione atletica precaria, il gruppo capitanato da Guarini ha faticato a trovare i ritmi, soprattutto nel primo parziale, con una formazione molto leggera in fase conclusiva. Poi nel prosieguo gli innesti di Pica e Riccardo De Lorentis, a rilevare rispettivamente Cucurachi e Duma, hanno dato corpo e punti alle conclusioni dei padroni di casa.

Nel primo set la disposizione in campo dei galatinesi, con il diritto a servire, ha visto Asti (in P1) in regia e Cucurachi opposto, Panico e Tundo al centro, con Duma e capitan Guarini (più che mai votato alla causa) di banda e il libero Quaranta in regia difensiva.

II tecnico ospite Buongiorno ha schierato il suo sestetto in P2 con la diagonale Guarracino-Melone, al centro Palmisano e Notaristefano, di banda Cardellicchio e Convertino e D’Agostino libero.

L’iniziale vantaggio della SBV (7-3) con un frizzante Cucurachi, veniva ribaltato (8-11) dall’opposto mancino Melone e da un Notaristefano attentissimo in posto tre, per poi subire la parità con Panico ed Asti. Una serie di errori da ambo le parti ha tenuto in equilibrio la gara (19-19), un ace di Tundo l’ha riportata in parità (23-23), per poi assegnare la prima frazione agli ospiti con una conclusione out dell’opposto galatinese (23-25).

 II set

 

Mercoledì 4 dicembre alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è previsto il secondo incontro del Ciclo “Orizzonti: Sud/Nord dai Borbone ai Savoia”, con una conferenza del prof. Francesco Luceri dal titolo: “Il moto galatinese del 1862”.

L’incontro è finalizzato alla riscoperta di una pagina di storia galatinese del tutto inedita che racconta i difficili anni del passaggio dal regime borbonico al nuovo Regno d’Italia visti da una prospettiva sociale e culturale. Muovendo dalla microstoria o storia locale, il nostro ospite evidenzierà crasi e conflitti che si comprendono solo ricorrendo ad un piano storiografico più generale.

Francesco Luceri, nostro concittadino, è docente di filosofia e storia presso il Liceo Capece di Maglie, ha lavorato alla riscoperta del pensiero e del profilo biografico di Pietro Siciliani (studio già avviato con la sua tesi di laurea dal titolo Pietro Siciliani: gli anni della formazione (1832-1861) che gli è valsa il Premio Moro nel 2013 ottenuto dalla nostra Città), pubblicando il Carteggio familiare (2013), con una premessa di Giovanni Invitto e una nota introduttiva di Giancarlo Vallone, e gli Atti del convegno nazionale svoltosi a Galatina nel settembre del 2014, Pietro Siciliani e Cesira Pozzolini, filosofia e letteratura, ed. 2014. È inoltre autore di diversi articoli pubblicati su collettanee e riviste scientifiche.

 
Di Redazione (del 03/12/2024 @ 10:00:59, in Comunicato Stampa, linkato 991 volte)

Siamo lieti di annunciare la nascita dell’associazione “Nove e tre quarti A.P.S.” con sede in Noha di Galatina. Tutto ha avuto inizio circa un anno fa, dall’iniziativa di un gruppo di genitori che, al fine di far divertire i propri figli, fare qualcosa di bello per il proprio paese, e - perché no?! - svagarsi anche loro, ha dato vita a Noha ad una manifestazione carnevalesca, che, seppur organizzata in sordina e con pochi mezzi, si è rivelata molto apprezzata e partecipata.

Attualmente l’aspirazione è poter diventare i fautori di una “fabbrica di ricordi”, che possano essere conforto e dolcezza nel futuro di tutti noi e dei nostri figli. Parte di quel gruppo ha voluto fortemente portare avanti il progetto con la costituzione di un’associazione apartitica, senza scopo di lucro e che ha come finalità principale l’organizzazione ed il sostegno di tutte le iniziative tendenti alla valorizzazione del carnevale. Siamo fermamente intenzionati a proseguire nel solco appena tracciato, per dare continuità all'evento che ci ha visto, sempre nella passata edizione, anche coinvolti attivamente nell'allestimento dell'unico carro allegorico che ha sfilato per le strade del paese. Armati solo dell’entusiasmo, con poca esperienza, ma con quella incrollabile “voglia di fare” che caratterizza i grandi progetti, siamo riusciti a riportare il “Carnevale” nella nostra piccola frazione.

Ora, sempre assistiti dallo slancio e dall’idea di una romantica rivoluzione di periferia, l’auspicio è creare adesione, identità, aggregazione. Ci sforzeremo, con tutti noi stessi, di dare continuità a questo tipo di attività, facendola diventare un appuntamento fisso e costante negli anni e non lasciare che resti un episodio, felicissimo, ma isolato. La convinzione è quella di riportare a Noha un “momento di festa”, che già in passato è stato tanto caro alla cittadina (i nostalgici degli anni ‘80/’90 accarezzano ancora il ricordo di un corteo di maschere e carri colorati, molto sentito e pieno di calore). Non solo: la volontà è anche quella di creare altri appuntamenti di genere diverso, al fine unico di far divertire le persone, far trascorrere loro momenti di puro divertimento e leggera spensieratezza.

Attualmente il direttivo dell’associazione è composto da:

  • Thomas Vantaggiato – Presidente;
  • Giancarlo Ballarino – Vicepresidente;
  • Dario Arena – Tesoriere;
  • Giuseppe Mariano – Segretario
  • Riccardo Arena – Consigliere.

Siamo attivi già da un po’: abbiamo inoltrato formale richiesta al Comune di Galatina per una manifestazione carnevalesca da tenersi il 16 Febbraio 2025 a Noha

 

Oggetto:

Progetto per un impianto di digestione anaerobica per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi con produzione di biometano, sito in agro di Soleto, zona industriale Galatina-Soleto.

Ente proponente FORENERGY SRL.

"Gentile signor sindaco, assessori e consiglieri del comune di Galatina, signore e signori".

Tornando ai rifiuti, mi sono fatto due conti, giusto per avere un'idea pratica del volume che occuperebbero le 40.000 t/a del prodotto solido chiamato “digestato" che fuoriuscirebbe da questo fantomatico impianto, ovviamente dopo averne emunto il biogas, che poi il vero affare è nel biogas, che oltretutto se si brucia genera CO2.

A dire il vero, qualche settimana fa leggevo il piano di sostenibilità di Colacem appena pubblicato, e quindi il calcolo l'ho fatto considerando le 50.000 tonnellate di carbone che Colacem brucia da 73 anni, ogni anno sotto il nostro naso, tanto che c’è vicina, e non ci sono filtri che tengano, tranne i nostri polmoni, che secondo quanto continuano a dire i medici, sono gli unici filtri che trattengono le nanoparticelle di veleni. Scusatemi ancora per la digressione di argomento, ma va ricordato che la VIS (Valutazione di Impatto Sanitario – che è una procedura che consente d’individuare e analizzare gli impatti sulla salute umana), così come previsto in fase di delibera dell’AIA di fine 2021, sta durando da tre anni, e non è ancora finita. Cosa ci dice Sindaco di questo ritardo su un tema così importante per la salute dei cittadini?

Quindi, che siano 40.000 o 50.000, questo ammasso di materiale che si vuole far passare come fertilizzante per ortaggi e piante per cibo umano, secondo i miei calcoli occuperebbe uno spazio grande all’incirca come un campo di calcio, come la Villa Comunale di Galatina per intenderci, con uno spessore in altezza di circa 4 m. Vi invito a fare uno sforzo e a immaginare come saranno le nostre campagne nel giro di qualche anno, che si pregiano di coltivazioni ben specifiche, addirittura doc. ve le immaginate ricoperte da tonnellate e tonnellate di quel minestrone contenente-  forse- sconosciute q.tà di metalli  inquinanti e sostane tossiche?  Ve lo immaginate che danni economici e sanitari ne ricaverebbero i galatinesi?  Soprattutto in salute? 

Oltre ai danni sanitari non sono da sottovalutare anche quelli economici. Tanto si sa che i debiti pubblici alla fine li paghiamo sempre noi.  Secondo il DL semplificazioni 2020, con la deroga Spalmaincentivi 145/2013 e poi ancora potenziata ulteriormente dal DL PNRR  7/11/2021, sarebbero quindici gli anni di incentivi che spettano agli impianti che producono biogas, con un rimborso di 28 centesimi a kilowatt da biogas, mentre sul mercato l’energia non vale più di 7, e già questo dovrebbe far venire dei dubbi sul vero obiettivo di certi progetti. Ma noi ci preoccupiamo di più della nostra salute e di quella delle future generazioni, poiché come dice sempre il dottor Giuseppe Serravezza della Lilt di Lecce, noi siamo già morti.

Fra le altre cose note del progetto in questione, ce n’è una in cui si dichiara che fra le potenzialità dell’impianto vi è anche quella di produrre combustibile per il coincenerimento. Guarda caso calza giusto a pennello con le dichiarazioni del Presidente Emiliano fatte nel mese di marzo, durante il convegno dei quadri generali dei rifiuti, in cui annunciava che tutti i rifiuti dei comuni in provincia di Bari, di Foggia e di Taranto, che non riescono a fare la differenziata, potranno essere inceneriti dai cementifici. Che poi in Puglia non è che ce ne siano tanti, ma il più grosso lo abbiamo a Galatina. E così il rispetto della circolarità richiesta dalla Direttiva Quadro Rifiuti UE 2018/851, recepita in Italia dal d.lgs. 116/2020 e il recupero delle materie prime, finiranno in fumi, tossici ovviamente.

 

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