Di Redazione (del 13/03/2020 @ 13:17:34, in Comunicato Stampa, linkato 718 volte)

Il Covid-19 ci ha messo davanti a delle realtà insolite, quasi surreali. Inermi assistiamo alla privazione delle nostre più scontate libertà, al distacco dalle nostre più care abitudini. Tra noi giovani meridionali fuori sede c’è chi è partito dalle città del Nord, spaventato da una minaccia sconosciuta, oppure c’è chi prova a resistere lontano, in una stanza di Milano, con il pensiero rivolto verso i propri parenti.

Ma è proprio in queste circostanze che chi scrive ha deciso di prendere l’iniziativa. Per una serie di ragioni. Perché non ci piace esser stati definiti “untori” e irresponsabili. Perché riteniamo che in situazioni così drammatiche, lo spirito civico e la voglia di fare deve essere messa al servizio della comunità. Perché, data la nostra giovane età, non possiamo permetterci di non reagire anche rimanendo a casa e rispettando le decisioni del governo.

Ci siamo messi in contatto tramite Skype e abbiamo deciso di formare un think-tank chiamato Fero. Il nome nasce dall'esigenza di “portare, condurre, generare” delle soluzioni concrete per la nostra collettività e per metterci al servizio oggi di ciò che ci è più caro, la nostra città. Per accendere quel fuoco che caratterizza (e al diavolo chi ci definisce sdraiati) l’indole di noi giovani.

“È difficile guardare quello che succede” dice Paolo, studente di medicina al San Raffaele di Milano “e avere la sensazione di non poter fare nulla, di non poter dare un aiuto concreto alla propria città. Sentivo l'esigenza di lasciare un messaggio forte, rispetto a tutto quello che sta succedendo in Italia in queste settimane. Così ho chiamato Simone, Enrico, Edoardo, Gianni e Giuseppe.”

“Appena ricevuta la telefonata di Paolo, ci siamo subito resi disponibili per far nascere questo crowdfunding  su GoFundMe per l’ospedale di Galatina: il Santa Caterina Novella si trova ad affrontare una crisi senza precedenti e le risorse a sua disposizione non bastano a gestire la pandemia. Ed è per questo che, nel nostro piccolo, provvederemo ad aiutare il nostro nosocomio. Lo facciamo perché di fronte a un'emergenza non è importante stabilire chi ha preso la decisioni migliori, o rimanere fermi in un sordo immobilismo. Ciò che conta è dare il proprio contributo. Ognuno di noi ha fatto la propria parte, lavorando anche fino a tarda sera affinché tutto fosse pronto in pochi giorni”

In collaborazione con il Nucleo Operativo Protezione Civile – Onlus Galatina (come garanzia di trasparenza e chiarezza nella gestione dei fondi), abbiamo sentito i responsabili e i medici dell'ospedale della nostra città. Insieme a loro, abbiamo individuato alcune attrezzature necessarie e per questo da acquistare. Ecco la nostra “lista della spesa”:

  • 2 respiratori per ventilazione polmonare assistita + relativi devices necessari per intubazione d’urgenza (tubi endotracheali, ambu),
  • Dai 2 ai 4 respiratori CPAP per ventilazione non invasiva,
  • 1/2 barelle per biocontenimento (necessarie in caso di urgenze ma attualmente presenti solo presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce),
  • DPI (dispositivi di protezione individuale) per personale medico e infermieristico
  • Noleggio apparecchiatura rx portatile (TMS 320 DR), per implementare la capacità diagnostica all’interno del reparto di malattie infettive, evitando la contaminazione dei locali della radiologia

Grazie a Nicola e a Mattia questo messaggio rimarrà stampato su una T-Shirt, una mappa di Boetti surreale, in cui i due paesi in prima linea per l'emergenza Covid-19 sono lasciati soli a gestire una situazione senza precedenti . Il prodotto è interamente Made in Italy e va nella direzione di un sostegno alle aziende di produzione, stampa e distribuzione locali. Il ricavato dalla vendita sarà devoluto all’acquisto dei dispositivi medici. La T-Shirt verrà riservata a donazioni di contributo pari o superiore a 40 euro. Una parte dell'importo, ottimizzato in base al numero degli ordini, sarà riservato alla stampa e distribuzione della T-Shirt.

Oggi possiamo fare la differenze. Anche con un piccolo contributo.

(L’avvio della raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe è prevista per le ore 12 di Venerdì 13 Marzo, tramite lancio dalla pagina Instagram del Think-Tank Fero)

Gianni Notaro

 
Di Redazione (del 13/03/2020 @ 13:26:35, in Comunicato Stampa, linkato 588 volte)

È di ieri la disposizione di servizio della direzione generale della Asl di Lecce per l’attivazione del reparto di Riabilitazione nell’Ospedale di Galatina. La Asl è pervenuta a questa decisione «tenuto conto della attuale situazione epidemiologica che richiede l’immediata disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19».

A Galatina sono previsti 24 posti letto di Riabilitazione, ma comprendiamo il momento difficile che porta a un’attivazione più che dimezzata dei posti letto previsti (24), meno chiara la scelta della Asl di annullare la guardia attiva di cardiologia, dal 1° marzo, per cui è in servizio solo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20. In questa situazione così difficile certo non possono essere soppressi servizi salvavita, men che meno in un ospedale che ricovera anche i contagiati.

È necessario che sia ripristinato il reparto di Cardiologia perché la sua soppressione non è compatibile con le patologie che afferiscono nell’Ospedale. La mia presa di posizione non vuole essere polemica, ma costruttiva. In questo momento non possono esserci battaglie di posizione, rivendicazione di diritti acquisiti se non quelli che riguardano la sicurezza dei lavoratori. Serve la coesione di tutti, serve mettere da parte visioni personalistiche, ma mi aspetto che la Asl tenga conto delle necessità dell’Ospedale di Galatina le cui peculiarità sono indiscutibili tant’è che sin da subito è stato individuato come ospedale per la cura dei contagiati e da ieri il direttore generale della Asl ha dichiarato l’esame dei campioni saranno effettuati anche nel Laboratorio analisi del nosocomio.

 
Di Redazione (del 14/03/2020 @ 12:26:30, in Comunicato Stampa, linkato 739 volte)

La difficile situazione sanitaria in Italia e nel mondo ci obbliga ad attenerci alle regole di sicurezza e prevenzione studiate ad hoc per contrastare la diffusione del Covid-19. Il conseguente blocco totale di tutte le attività e forme di aggregazione non poteva non colpire il mondo dello sport, in cui la pallavolo è stata la precorritrice, sospendendo per prima tutti i campionati organizzati dalla FIPAV.

Misure più stringenti poi sono state applicate dalla maggior parte delle società, tra cui Salento Best Volley, che ha annullato ogni forma di allenamento sia pur prevista in forme limitative dalle norme legislative.

Ora l’imperativo è rimanere in casa azzerando quasi del tutto la vita sociale: tutto ciò sta comportando una rivoluzione nelle nostre abitudini difficile da accettare e che potrebbe comportare un assorbimento di emotività negative.

La mancanza di impegni scolastici, seppur surrogati in alcuni casi dalla didattica a distanza, e di attività di svago e sport, penalizzano i nostri giovani che comunque sono stati edotti, responsabilmente, dalle famiglie sulla gravità della situazione.

 

Il protrarsi dell’emergenza Coronavirus, l’aumento dei contagi e le conseguenti misure decise dal Governo stanno costringendo tutti gli addetti ai lavori a turni massacranti ed enormi sacrifici per tutelare la salute e l’ordine pubblico.

Purtroppo i pazienti positivi in Provincia di Lecce continuano ad aumentare e, viste le ondate di arrivi di salentini provenienti dalle zone rosse, potremmo avere contagi anche nelle prossime settimane.

Speriamo che non sia così ed in ogni caso non sappiamo quali saranno i numeri effettivi, tuttavia dovremo arrivare pronti ad una tale eventualità.

Sarà fondamentale, pertanto, presidiare il nostro territorio per cercare di far rispettare i Decreti del Presidente del Consiglio e restare il più possibile in casa, uscendo solo in caso di reali e comprovate necessità.

 

 

Carissimi Fratelli e Sorelle,

cerco di raggiungervi, come posso, per condividere con voi la Parola che ci disseta per ristorarvi in questo tempo di deserto, dettato dalla condizione di solitudine di questi giorni e nell'ora più calda della nostra vita che rischia di non farci vedere bene il futuro e di farci tanto soffrire. Ascoltiamo il vangelo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo;da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete;ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito;in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte;voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 09:29:27, in Comunicato Stampa, linkato 689 volte)

E’ emergenza nazionale coronavirus: inutile tergiversare. E lo sport, pallavolo in primis, ha bloccato ogni sua attività sin dal 24 febbraio, giorno in cui ha adottato misure più stringenti di quelle emanate dal DPCM del 04 e dell’11 marzo.

Il messaggio inviato a tutte le società pallavolistiche dal Presidente Federale Pietro Bruno Cattaneo ha inteso chiarire i motivi e le ragioni che hanno spinto la FIPAV, in questo momento delicato per il Paese, a prendere provvedimenti ancor più restrittivi del decreto presidenziale.

“L’obiettivo principale della Federazione, dichiara il numero uno di Via Vitorchiano, è la tutela della salute di tutti i nostri tesserati. Questa deve essere la stella polare dei nostri comportamenti che deve condizionare tutte le nostre decisioni. La salute di tutti gli affiliati è un bene primario che va tutelato al di sopra di ogni interesse, pertanto tutta l’attività sportiva dei campionati di serie B nazionale, regionali e territoriali è sospesa fino al 03 aprile”.

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 17:40:48, in Comunicato Stampa, linkato 765 volte)

Tutti in casa impegnati a fronteggiare l’espandersi del Coronavirus, tutti chiamati a rispettare, con responsabilità e senso civico, le misure del governo per contribuire al contenimento della diffusione del Covid-19. Così anche il mondo dello sport si è fermato, come ordinato dal DPCM del 9 marzo 2020 che blocca tutte le competizioni e gli allenamenti. In questo delicato momento per l’intero Paese, agli sportivi è richiesto uno sforzo particolare che è quello di restare lontani dal campo di gioco e impegnarsi a riorganizzare, tra le mura domestiche, le proprie giornate che, sino a poco tempo fa, erano scandite da ore di attività fisica, momenti di aggregazione e preparazione delle partite.

Da qui l’idea del format “#iorestoacasa e … mi alleno” che la Showy Boys Galatina ha proposto agli allievi della Scuola Volley per riempire questo periodo certamente difficile con immagini e video che, svelando il lato più “casalingo”, possano offrire un piccolo contributo alla campagna di sensibilizzazione volta ad incoraggiare il rispetto delle norme attuate dal Governo nella limitazione dell’espansione contagiosa del Coronavirus.

 
Di Redazione (del 15/03/2020 @ 17:43:07, in Comunicato Stampa, linkato 806 volte)

Con delibera numero 276 del 6 marzo 2020 la Asl di Lecce ha assunto, per un anno, un’addetta stampa utilizzando una graduatoria del Policlinico di Bari. In un momento emergenziale, qual è quello che stiamo vivendo in tutta Italia, desta perplessità che la priorità della Asl sia quella di reclutare una giornalista quando mancano medici e infermieri negli ospedali.

La Asl si preoccupa di aspetti che in questo periodo non sono essenziali visto che la comunicazione sul coronavirus è centralizzata a Bari e le uniche informazioni che stanno catalizzando l’attenzione di tutti sono quelle che riguardano l’epidemia.

Senza voler sminuire l’importanza di un ufficio stampa in Asl, ora abbiamo bisogno di ben altro. In primo luogo le assunzioni del personale necessario a fronteggiare l’epidemia e il potenziamento dell’Ospedale di Galatina con la riattivazione della Cardiologia. I medici e gli infermieri stanno lavorando in condizioni difficili, stanno pagando un prezzo altissimo per il rischio contagi. L’Ospedale di Copertino è momentaneamente chiuso perché si era sviluppato un focolaio di infezione. Persone che lavorano con turni massacranti, compresi i tanti precari che prestano servizio anche nei pronto soccorso. Ci aspetteremmo supporti concreti a queste persone, ci aspetteremmo interventi strutturali per la sicurezza degli ambienti sanitari, ci aspetteremmo che si risolvesse lo scandalo di un solo servizio igienico nel pronto soccorso di Galatina: sia per i casi sospetti, sia per tutti gli altri, ci aspetteremmo concorsi per l’assunzione dei precari, ci aspetteremmo un mea culpa sul piano di riordino. E cosa fa la Asl? Assume l’addetta stampa.

 
Di Albino Campa (del 15/03/2020 @ 17:49:07, in Istituto Comprensivo Polo 2, linkato 1924 volte)

Il mondo dei social si mobilita con il messaggio #andratuttobene: un messaggio di speranza e di condivisione che in questi giorni circola sia su Face-book che su Whatsapp.

Si tratta degli arcobaleni realizzati da tanti bambini, insieme alle loro mamme e ai papà (e quando il caso anche dai nonni) su fogli, cartoncini o lenzuola da tenere in casa o da esporre sul balcone.

“Andrà tutto bene” è uno slogan rivolto a tutti gli italiani, con l’invito a essere responsabili, restando chiusi in casa (cercando così di limitare per quanto possibile i contatti e quindi i contagi), in attesa che sia definitivamente debellata la diffusione del Coronavirus.

È un'iniziativa sociale per infondere fiducia e speranza, soprattutto tra i bambini. Non è un caso che sia stato scelto l'arcobaleno quale simbolo dell’iniziativa. L’arcobaleno è infatti quel fenomeno che quasi sempre appare dopo i fenomeni meteorologici della pioggia o della tempesta.

L'idea è stata condivisa in pieno anche dagli alunni della scuola Materna, Primaria e Secondaria dell'Istituto Comprensivo "POLO 2" di Noha e Galatina.

Grazie a Giorgia Giannico tutte le immagini degli arcobaleni, frutto della fantasia e dell’impegno dei nostri ragazzi, sono state raccolte in questo breve video da lei realizzato avvalendosi anche dell’aiuto di Rossetti Natascia, con la certezza che davvero “Andrà tutto bene”.

Albino Campa

 

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