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Di P. Francesco D’Acquarica (del 20/02/2018 @ 13:49:16, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 2188 volte)

In questa puntata, P. Francesco D’Acquarica ci racconta di un periodo difficile della chiesa universale e di riflesso anche particolare (quella di Nardò e dunque anche di Noha). Siamo nel pieno della decadenza dei costumi e della corruzione di papi e curie, il che, insieme ad altre concause, diede vita alla Riforma Protestante. Qui – con le dovute eccezioni - si parla di sbandamento, di ignoranza, di molti vizi e poche virtù. Ma la redenzione e la salvezza non possono non avere inizio che dai “mea culpa”.

La Redazione

 

Tempi difficili per la Diocesi di Nardò 

E’ necessario parlare anche di un periodo poco felice della storia della diocesi di Nardò, ma che è comune un po’ a tutta la Chiesa di quel tempo. E’ il periodo che segue il pontificato di Alessandro VI, papa dal 1942 al 1503, fino al Concilio di Trento.        

            Dal 1517, quando morì il De Caris, fino al 1569 i Pontefici furono:

            Leone X (1475-1521)                                 Papa dal 1513 al 1521

            Adriano VI (1459-1523)                          Papa dal 1522 al 1523

            Clemente VII (1478-1534)                      Papa dal 1523 al 1534

 

         Riforma e Controriforma (1534-1655)

            Paolo III (1468-1549)                             Papa dal 1534 al 1549,

                                                                           che diede inizio al Concilio di  Trento

            Giulio III (1487-1555)                             Papa dal 1550 al 1555

            Marcello II (1501-1555)                         Papa nel 1555

            Paolo IV (1476-1559)                            Papa dal 1555 al 1559

            Pio IV (1499-1565)                                Papa dal 1559 al 1565

 

 

Elenco dei Vescovi di Nardò in questo periodo

 

Luigi d’Aragona (1474-1519)        dal 17 giugno 1517 al 21 gennaio 1519 (amminist. Apost.)

Marco Cornaro (1476-1524)         dal 24 gennaio 1519 al  20 febbraio 1521 (amm. Apost.)

Giacomo Antonio Acquaviva       dal 20 febbraio 1521 al 1531 

(1490 ? - 1568)                                (vescovo eletto e mai consacrato)

 
Di Antonio Mellone (del 21/02/2018 @ 00:00:00, in don Donato Mellone, linkato 1907 volte)

Tre anni fa, come oggi, don Donato si congedava da questa vita quando mancava qualche mese al compimento del suo novantesimo genetliaco.

Non voglio mancare all’ormai tradizionale appuntamento nel proporvi, per l’occasione, qualche ricordo, l’immancabile aneddoto (vero), e dunque qualche flash su stile e taglio della sua personalità.

Orbene, trovandoci ora nel bel mezzo dell’ennesima campagna elettorale, mi sembra d’uopo trattare il tema dei rapporti tra l’antico parroco di Noha e la cosiddetta politica.

E qui non posso tacere un dato incontrovertibile: e cioè il fatto che nel corso degli anni cinquanta, sessanta e anche settanta del secolo scorso (e, a pensarci bene, anche degli anni ottanta e novanta) il nemico politico numero uno da battere era il Comunismo. Alla Falce e Martello bisognava contrapporre la Croce. Possibilmente quella della Democrazia Cristiana (il cui slogan era appunto: Metti croce su croce).

Nei paesi rurali del Salento la voce del parroco era la più ascoltata. L’arciprete era il consigliere, l’informatore, il tramite attraverso il quale passava tutto quanto vi fosse di “cose buone e giuste” da far sapere ai fedeli.

Tuttavia, i politici, specialmente di centro e di destra, che prima delle votazioni facevano anticamera in sagrestia nella speranza di ottenere l’appoggio del curato di Noha, spesso andavano via a mani vuote. E questo non tanto perché il prevosto nohano fosse di sinistra (figurarsi), ma perché don Donato, discreto com’era e soprattutto rispettoso del libero pensiero di tutti, fu sempre consapevole del fatto che il parroco dovesse fare solo il parroco, senza deformazioni o straripamenti nelle beghe partitocratiche o nei fatti dello Stato.

 
Di Redazione (del 22/02/2018 @ 07:37:37, in Comunicato Stampa, linkato 1121 volte)

Cambiare tutto per non cambiare niente. Questo è accaduto a Galatina con l’avvento di chi si professava il “nuovo”. I fatti parlano e raccontano che il pagamento delle cambiali elettorali non si è ancora esaurito, ma soprattutto viene fatto sulla pelle di noi cittadini che abbiamo pagato un prezzo altissimo per la gestione allegra delle amministrazione di centrosinistra e pagheremo ancora grazie all’amministrazione Amante che agisce con le stesse modalità di chi lo ha preceduto e sostenuto al ballottaggio per la carica a Palazzo Orsini.

Illuminante il bando di mobilità per l’assunzione di due agenti di polizia municipale, part time e a tempo indeterminato. Premesso che assumere due persone part time è più costoso che assumerne una a tempo pieno, risulta alquanto curiosa la circostanza di questa esigenza se si considera che un graduato legato da vincoli di parentela a un consigliere dell’attuale maggioranza, in forze alla polizia municipale di Galatina, ha ottenuto a suo tempo il passaggio al part time. Viene da chiedersi se a Galatina di queste figure professionali ci sia bisogno solo per 18 ore e non per il servizio pieno.

Nascono molte domande, sia per la posizione del graduato che per il bando. Il graduato in questione ha fatto incetta di incarichi e si dice che l’elenco delle cariche potrebbe aumentare. E stato autorizzato al part time dal Comune di Galatina per andare a coprire l’incarico di facente funzione di comandante della locale polizia municipale, nello stesso Comune con cui condividiamo il segretario generale che ha scelto poi come suo vice questo graduato. E, stando alle voci che circolano pare che nella maggioranza che siede a Palazzo Orsini ci sia chi lo voglia vice comandante della polizia municipale a Galatina. Delle due l’una: o è di una bravura unica e inimitabile o le parentele contano, specie se fanno capo al partito che al ballottaggio ha consegnato la città nella mani di Marcello Amante.

 

Venerdì 23 febbraio, a partire dalle ore 15:00,  presso la Sala polifunzionale dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, sita in via Montegrappa 8, proseguirà  il processo di pianificazione partecipata e coprogettazione volto alla definizione del IV Piano Territoriale Sociale di Zona 2018-2020 dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, comprendente i Comuni di Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto, cui prenderanno parte tutti gli attori sociali, pubblici e privati (ASL, Servizi Sociali del Ministero della Giustizia, Prefettura, Istituti SColastici, Centro per l’Impiego, Organizzazioni di Volontariato, Parrocchie, Cooperative Sociali, Enti di Formazione, ecc…) interessati. 

La mission dell’evento è la progettazione partecipata e la condivisione funzionale alla redazione del  Piano Sociale di Zona, relativo al triennio 2018-2020, prima della sua definitiva approvazione in seno al Coordinamento Istituzionale.

 
Di Redazione (del 23/02/2018 @ 07:35:23, in Comunicato Stampa, linkato 1239 volte)

Questa sera alle 19:30 presso il comitato elettorale in via Aradeo 22 a Noha incontro con i candidati del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, candidato alla Camera dei Deputati e Cataldo Dino Miminno, candidato al Senato della Repubblica,  daranno delucidazioni sul programma.

Movimento 5 Stelle

 

 

 
Di Redazione (del 23/02/2018 @ 07:45:58, in Comunicato Stampa, linkato 1057 volte)

Passa da capo S.Vito Taranto , all’interno del palazzetto TURSPORT, in riva al golfo , un pezzo di futuro sportivo per la pallavolo galatinese con la denominazione OLIMPIA SBV.

Domenica 25 la squadra del Presidente Santoro sarà ospite della squadra Jonica che con 17 punti occupa il nono posto in classifica ,a un +9 dalla compagine galatinese.

Ritonificata da un’importante vittoria per 3-0  in casa della Giocoleria Potenza ,l’ERREDI TARANTO ha ritrovato gioco ed entusiasmo dopo l’esonero di Bisignano, sostituito da un tarantino doc come Gianni Narracci .

Vero è che i potentini erano privi per squalifica del palleggiatore titolare Parisi ma la prova del sestetto ionico ,mutato per 4/12 nell’organico, è stata grintosa con Abbondanza e Gasbarro sugli scudi.

 
Di Fabrizio Vincenti (del 23/02/2018 @ 07:59:36, in NohaBlog, linkato 1763 volte)

Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?”, scrisse una volta Konrad.

Siete tutti invitati a pensare. Cari ragazzi pensate, pensate sempre, dovunque, con chiunque, per qualunque cosa pensate. Non si pensa mai abbastanza, e non credete a chi vi dice che pensare troppo fa male. Le idee, quelle sì possono veramente nuocervi, poiché un’idea può diventare ossessione, e chi non è disposto a cambiare mai un’idea è già sepolto nell’idiozia. Affezionatevi alla persona, ma siate sempre disposti a cambiare idea quando quella persona smette di pensarla come voi. Abbandonate le loro idee ma non mancate mai di rispetto alla persona. L’esercizio del pensiero, l’atto con cui elaborate una riflessione vostra, questo vi può solo far bene. Pensate quando siete fermi ad un semaforo, seduti sul water, mentre sorseggiate il vostro caffè mettendo da parte per un istante l’iPhone. E se qualcuno dovesse dirvi che è sempre meglio fare che pensare, non dategli retta. Ogni pensiero ha una sua materialità. Chi rinuncia a questo diritto, chi lascia ad altri la facoltà di pensare al suo posto, ha ucciso se stesso.

 
Di Redazione (del 25/02/2018 @ 16:26:21, in Comunicato Stampa, linkato 1434 volte)

Bisognerà spiegare al sindaco Amante e ai suoi assessori la differenza tra buona gestione amministrativa e sprechi. L’attività è quasi pari allo zero, ma le pochissime cose che fanno sono sempre all’insegna del pressapochismo o di non meglio precisate intenzioni, come è avvenuto per il bando per l’assunzione part time di due agenti della polizia municipale.

E vengo al punto. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha deciso, bontà sua, di far chiudere qualche buca presente nel manto stradale. Peccato che il materiale l’abbiano pagato a peso d’oro. Hanno utilizzato l’asfalto a freddo alla modica cifra di 17 euro il quintale, contro i 5 euro che costa l’asfalto a caldo. Uno spreco e un danno per la città che avrebbe potuto avere più del triplo delle buche rattoppato, oltre al maggior costo di smaltimento dei sacchetti che mi auguro sia stato fatto con il rispetto delle norme. Da non trascurare il fatto che l’asfalto a freddo viene utilizzato dalle amministrazioni comunali solo in casi eccezionali, ossia quando gli impianti di conglomerato bituminoso sono chiusi e bisogna intervenire con la massima urgenza per coprire una buca e per limitati quantitativi di materiali. Ho constatato la mancata formazione del personale addetto all’utilizzo dei materiali, attività di cui si deve preoccupare l’amministrazione.

Ma le brutte nuove non si limitano a questo. Hanno pensato bene di chiudere con asfalto anche i piccoli smottamenti del basolato: nel cuore del centro storico i turisti potranno “ammirare” lo scempio di cui è capace l’amministrazione Amante. Forse è il caso che la soprintendenza getti l’occhio su queste azioni scriteriate.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 25/02/2018 @ 16:33:58, in NohaBlog, linkato 1730 volte)

Nella nostra bellissima terra che è un paradiso nonostante l'ostinata ignoranza distruttiva di molti scellerati,  dove, quando il libeccio manca, lo scirocco e la tramontana giocano a colpi di carezze ventose, è raro vedere lo spettacolo dell'acqua che corre. Questa è terra di sole e di aria infuocata. Ma il suono che riecheggia nell'intorno  costringe a chiudere gli occhi per non vedere l'orribile operato dell'orco nero, ora padre e figlio, due generazioni indolenti, sempre pronti   a gettare a destra e manca, cemento e rifiuti. Dove gli avi posavano ordinatamente le pietre tolte dal campo, questi figli degeneri, posano le loro porcate. E i muri a secco sembrano discariche che arginano la supponenza. Ma nonostante tutto, le immagini del veleggiare di semplici barche di carta, che noi si rincorreva scalzi anche d'inverno,  ricordi di stagioni rapide, prendono il sopravvento e s'alternano a quelle invece di veri torrenti recalcitranti e lontani. Qui il Signore, durante la creazione del Suo Eden,  lasciò cadere di sicuro dei pezzi di Paradiso.
Ora è difficile credere che quest'acqua, che fino a poche decine d'anni fa, la coglievamo nel palmo per placare la sete,  ora invece, dopo aver lavato la campagna avvelenata da tonnellate di poltiglie  diserbanti,  trasporta con sé una cattiva magia di morte.

 

Canto notturno di un pastore ...

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