mag262025
A proposito di Festival dell'Energia organizzato per gli ultimi tre giorni di maggio a Lecce, ieri 21 c.m. si è svolto un incontro di alcune rappresentanze associative presso le Manifatture Knos a Lecce. Si sta organizzando quindi un modo per fare sentire la voce dei cittadini che vivono da anni gli effetti dannosi e, non di rado, devastanti di impianti energetici di ogni genere frutto sempre di visioni e decisioni calate dall’alto per far diventare il Salento un hub energetico-industriale di tutto, fossile o rinnovabile che sia, compreso il nucleare, rigettato dagli italiani con ben due referendum. Quindi si parla ancora di rinnovo di centrali a carbone, di biometano da rifiuti, del raddoppio del Tap, di eolico da Foggia al capo di Leuca fino a Taranto in mare e nell'entroterra, di blocchi da cento ettari di agrovoltaico, di Batterie di accumulo energetico industriali (BESS) ovunque per ettari e sotto casa, di centrali di conversione, di elettrodotti per scambi energetici con la Grecia, di Big Data Center più grandi d’Europa, di rinnovo dell'acciaio, di incenerimento rifiuti presso il cementificio Colacem di Galatina, apertura e ampliamento di discariche su falde idriche, ZES industriali da 1500 ettari, solo nel Salento, con autorizzazioni agevolate e tanto altro ancora. Forse non ce ne stiamo rendendo conto. Il Festival dell'Energia di nuovo a Lecce, oggi, come 13 anni quando fu inaugurato a Lecce, sostenuto dalla politica, è propedeutico all' “educazione convincente” per edulcorare la pillola amara che si vuole propinare ai cittadini salentini e pugliesi per scambiare con un piatto di lenticchie i nostri Beni più preziosi: Salute, Ambiente, Natura, Paesaggio e soprattutto il diritto alla partecipazione democratica dei cittadini nei processi decisionali. Ve lo diciamo per una questione di onestà intellettuale e di coscienza: Il 29, il 30 e il 31, nei vari momenti programmati per il Festival, e quindi davanti al Teatro Apollo, all'ex Convitto Palmieri, al Palazzo Carafa, alla libreria Liberrima, Feltrinelli, ecc. ecc. (vedi programma), dobbiamo essere in tanti a difendere il Salento e la Puglia da chi la vede solo come terra di conquista, anche perché coinvolti e già menzionati nel programma del Festival come "opposizione locale (NIMBY)". Sappiamo bene che non è così, il fatto stesso che i cittadini non siano coinvolti come attori, ma solo come uditori, nei momenti di decisioni istituzionali cruciali la dice lunga. Non ci vogliono ascoltare. Le associazioni saranno comunque presenti con un documento in cui dimostreranno scientificamente da che parte sta l'utilità pubblica e quali sono i metodi comunitari che salvaguardano la biodiversità e la salute. Ha sempre vinto il dio denaro, storia docet, tranne che, in una rara occasione dell'umanità ha vinto la giustizia, per un estremo quanto disperato atto di Fede. Facciamo in modo che, questa occasione, per il Salento e la Puglia sia un secondo atto di Fede, contro questo attacco ignobile alle nostre vite e al futuro di questa Terra. In quanto cittadini siamo tutti invitati a partecipare, anche con cartelli e locandine visibili, tamburelli e fischietti, occorre essere gioiosi e in tanti.
TUTTI IMPEGNATI A PARTECIPARE AL:
PRESIDIO PRINCIPALE GIOVEDI 29 maggio 2025, ORE 10 piazzale TEATRO APOLLO, INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL per volantinaggio e presenza attiva. Segnaleremo le conferenze più significative da presidiare
BENVENUTA OGNI ALTRA INIZIATIVA DA COMUNICARE IN TEMPO PER DIVULGARLA E SOSTENERLA.
FORUM ENERGIA DEMOCRATICA
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