set222012
 Inizia  il 28 settembre con una decina colpi secchi mattutini, seguiti dal battagliare  del campanone della chiesa madre, la solennità di San Michele Arcangelo,  protettore di Noha, quella che chiude la stagione delle mille feste patronali  che brillano d’estate in tutta la   Puglia, dal Gargano a Santa Maria de finibus terrae.
Inizia  il 28 settembre con una decina colpi secchi mattutini, seguiti dal battagliare  del campanone della chiesa madre, la solennità di San Michele Arcangelo,  protettore di Noha, quella che chiude la stagione delle mille feste patronali  che brillano d’estate in tutta la   Puglia, dal Gargano a Santa Maria de finibus terrae.
Per  tre giorni anche Noha si veste della fantasmagoria dei colori dei festoni per  non sfigurare al cospetto del suo bel santo che passa in processione, “ondoleggiando”  con il suo pennacchio sulle teste dei nohani e dei pellegrini oranti e compunti.  Subito dopo le preci, i panegirici, le coroncine e l’incenso, le strade risuoneranno  al rumorio della folla pronta a correre intorno ai deschi a corroborare il  corpo. 
 La  parata di luminarie abbaglierà gli occhi e sotto le gallerie di archi  sfolgoranti di luce transiterà la neo-costituita banda di Noha - diretta  dall’infaticabile M° Lory Calò – ben preparata per esibirsi in fresche melodie,  marce e motivetti orecchiabili. Si è iniziato in tal modo a sfatare finalmente  il mito secondo il quale le orchestre son considerate più pregiate quanto più  distante dal paese è la provenienza dei bandisti forestieri. Ormai la banda  musicale a chilometri zero è da noi una stupenda realtà (per il merito ed il  lavoro – questo va riconosciuto - di molti attori protagonisti).
La  parata di luminarie abbaglierà gli occhi e sotto le gallerie di archi  sfolgoranti di luce transiterà la neo-costituita banda di Noha - diretta  dall’infaticabile M° Lory Calò – ben preparata per esibirsi in fresche melodie,  marce e motivetti orecchiabili. Si è iniziato in tal modo a sfatare finalmente  il mito secondo il quale le orchestre son considerate più pregiate quanto più  distante dal paese è la provenienza dei bandisti forestieri. Ormai la banda  musicale a chilometri zero è da noi una stupenda realtà (per il merito ed il  lavoro – questo va riconosciuto - di molti attori protagonisti). 
Tra  una marcia e l’altra, poi, ci sarà spazio per le risate, con “Questa sera  show”, uno spettacolo di cabaret - ci assicurano esilarante - una vera novità  della nostra festa più importante.
Il  29 a sera, come da cartellone, la cupola dell’imponente cassa armonica ospiterà  la storica Banda di Sogliano Cavour e il Concerto Lirico Sinfonico Città di Taviano,  pronti ad attaccare gli stupendi preludi delle opere liriche più famose,  annunciati come sempre con due colpi cupi e gravi del timpano o della grancassa.
Anche  quest’anno si assisterà, magari in maniera un po’ più sobria in nome della  crisi, allo struscio sotto le arcate di zziti e zzite, ai giochi ed alle giostre  del luna park, e al mercatino, dove su panche arrangiate e su trespoli vari  sono adagiati pellami, tappeti, giocattoli di plastica ed elettronici, nonché  cianfrusaglie d’ogni tipo offerte per lo più da venditori di paesi lontani, che  vestono caffettani e surats e parlano  stentatamente la nostra lingua (per la verità alcuni la parlano meglio di noi  altri). 
Ai  furgoni di pop-corn ed ai furgoncini di zucchero filato e noccioline e crepes e mustaccioli e cupete si  affiancheranno i sempre più frequenti camioncini di fast-food che richiamano come specchietti per le allodole frotte di  adolescenti  (di ogni età) a volte senza  più storia né identità, stordendoli con effluvi di sapori ed odori esotici che  s’alzano da hot-dog e cheeseburger farciti di cipolle, senape,  maionese e ketchup, lusingandone così l’anima, sovente e purtroppo sempre più  agnostica e sempre più corruttibile. 
Il  cielo della notte rintronerà di viva luce colorata, riempita, come vuole la tradizione,  dai colpi di razzi, bengala, e pirotecniche mine vaganti. Che bello sarebbe che  i fuochi pirotecnici fossero finalmente accesi non a mezzanotte (come sovente  avviene, quando la maggioranza delle persone risulta scomparsa dalla  circolazione da un bel pezzo) ma ad un orario più ragionevole, come si fa in  moltissime altre feste patronali pugliesi, dove in maniera intelligente è stato  rivisto verso il basso l’orario di codesti spettacoli di sculture aeree di luce  e fragori.    
I  festeggiamenti termineranno il 30 settembre con il concerto in piazza Castello de  “I Collage”, il gruppo pop-rock che, tra mille altre, ci faranno riascoltare l’intramontabile  “Tu mi rubi l’anima”. 
Questa  è la festa patronale di Noha, un’occasione per raccogliersi e interrogare la  propria coscienza, guardando al passato e ponendosi domande sul futuro. 
In  tal modo, insieme all’Arcangelo Michele, la nostra comunità potrà spiccare il  volo diretta verso quote sempre più alte. Il tutto – ci si augura - in nome  della verità. Che, come insegna il Vangelo, va a braccetto con la libertà.
Antonio Mellone
(un brano, con variazioni, di questo pezzo è stato pubblicato su “quiSalento” del corrente mese di settembre)
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Commenti
Tu mi rubi l'anima? Speriamu cu si rrubanu iddhri prima de u 30 settembre!!!!!!!! Ma nu stianu allu spiziu?
La settimana,prossima la festa dei NOHANI,il 28 c.m.degli arcangeli GABRIELE,MICHELE,RAFFAELE....pubblicita',pubblicita',pubblicita',pubblicita'per questa festa che,deve essere pubblicizzata SULLE RETI RAI,MEDIASET,LA7,CANALE 8 insomma di interesse nazionale e non solo...........meju della notte della taranta
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