Domenica 24 novembre 2024, il Liceo Vallone aderisce alla Giornata della Sostenibilità - Condivisione degli Spazi Pubblici promossa dal Comune di Galatina, assessorato ai Lavori pubblici, che invita i ragazzi a ripensare e rigenerare uno degli spazi pubblici della città utilizzando materiali di recupero e idee innovative per creare un ambiente accogliente, sostenibile e funzionale per la comunità. In linea con questa proposta il Liceo Vallone provvederà all'allestimento di uno spazio urbano in Piazza Alighieri, dando vita a un esempio tangibile di come riciclo, riuso e risparmio possano rinnovare il nostro ambiente urbano.
L’iniziativa è il risultato di un'interessante challenge che ha coinvolto gli studenti dell’ Indirizzo TrED del nostro Liceo, dal titolo "URBAN RE-GENERATION: rinnoviamo la piazza con riciclo, riuso, risparmio". L'idea di "Urban Re-Generation" degli studenti del Vallone non si limita a un'operazione estetica, ma vuole essere un vero e proprio atto di responsabilità ambientale e sociale. Gli studenti hanno progettato, costruito e allestito un'area in piazza che sfrutta il potenziale di oggetti e materiali già esistenti, riducendo così l'impatto ambientale legato alla produzione di nuovi beni. Dagli arredi realizzati con materiali di scarto, alle installazioni artistiche che richiamano la cultura del riuso, ogni elemento è stato pensato per sensibilizzare la cittadinanza sulla possibilità di trasformare ciò che sembra inutile in qualcosa di bello e utile.
L'allestimento in piazza sarà visitabile e aperto a tutti i cittadini, che avranno la possibilità di scoprire come gli studenti hanno reinterpretato lo spazio pubblico, ma anche di partecipare attivamente a laboratori e attività legate al tema della sostenibilità.
Il programma prevede infatti una serie di workshop interattivi, dove i partecipanti potranno scoprire come ridurre l'impatto ambientale quotidiano. Nello specifico gli alunni della classe 3^ dell’Indirizzo TrED promuoveranno il loro progetto di crowfunding per la realizzazione di una centralina di monitoraggio ambientale in grado di rilevare la qualità dell'aria sotto il profilo delle polveri sottili e di altri parametri ambientali (temperatura, umidità ecc.), connettersi tramite rete LORAWAN alla rete mesh delle altre centraline per un mapping del territorio, pubblicare i dati su Internet in modo gratuito e pubblicamente accessibile, autoalimentarsi per essere installata facilmente in ogni ambiente anche impervio e avere un costo compreso tra le 300 e le 400 euro.
Il target di utenti per questo progetto è quello delle pubbliche amministrazioni e delle scuole, ma anche dei privati. Durante la giornata gli interessati potranno lasciare i propri dati per rimanere informati sull'iniziativa ed eventualmente decidere di partecipare al progetto.
L'evento è quindi un’occasione imperdibile non solo per ammirare un'installazione creativa e originale, ma anche per riflettere insieme su come la collaborazione tra giovani, istituzioni e cittadini possa generare cambiamenti positivi e duraturi nel nostro ambiente.
Ti aspettiamo domenica 24 novembre nel nostro spazio di Piazza Alighieri per essere insieme parte del cambiamento!
Maria Rosaria Campa
Il Circolo “Athena” e l’Università Popolare “Aldo Vallone presentano oggi sabato 23 novembre alle ore 18:30 nella Sala Conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, il catalogo di opere d’arte “… la mia anima su tela” di Lidia Scandelibeni.
Introdurranno l’evento i Presidenti delle due Associazioni, Clelia Antoni ca e Mario Graziuso, cui faranno seguito gli interventi di Antonio Antonaci, dei figli dell’artista, Mariarita e Francesco Mattana, e del Critico d’Arte e redattore della rivista Arte Trentina Massimo Galiotta, quest’ultimo in videoconferenza da Merano.
Riportiamo di seguito alcune frasi dall’introduzione critica di Massimo Galiotta al fine di consentire una prima conoscenza dell’artista di cui avremo modo nel corso dell’evento di approfondire il suo itinerario artistico e di apprezzare le sue opere d’arte.
“L’indole colta e la modestia che la contraddistinguono, sebbene appartenga ad una nota famiglia di professionisti, si coglie dallo pseudonimo che utilizza a margine dei suoi dipinti: Lisca. Un nome a sé che nasce dalla prima sillaba del nome e dalla prima del cognome fuse insieme, ma allo stesso tempo un sostantivo che identifica un elemento dell’apparato osseo dei pesci, una lisca, un’inezia, ma per contrapposizione anche un elemento senza il quale tutto l'asse longitudinale dello scheletro del natante crollerebbe: la pittrice sente di influire poco, se messa a confronto dei grandi artisti della storia dell’arte, ma nel profondo, nei momenti in cui è sola e riflette su se stessa e sulla sua produzione, sa che senza di lei e senza tutti gli artisti come lei, il mondo dell’arte sarebbe meno ricco, sarebbe monco, privo di un elemento fondamentale: quel semplice ossicino in grado di reggere l’intero sistema arte.
… Lidia Scandelibeni (Bressanone, 1932), riceve la sua formazione culturale ed estetica a Siena, nel trentennio compreso tra il 1938 e il 1968, dove nel 1955 consegue la laurea in farmacia. Dunque è la Toscana, terra particolarmente ricca di testimonianze storiche e artistiche, a definire i canoni espressivi. Seppure inizi a dipingere in modo continuativo negli anni in cui vive a Galatina (dove si trasferì con il marito, il Prof. Pietro Mattana, noto ginecologo, primario e fondatore del reparto di Ginecologia e Ostetricia del nosocomio cittadino), l’influenza figurativa della pittrice si può ricercare nel triangolo immaginario disegnato dalle città di Siena, Firenze e Livorno. In altri termini da Pinturicchio, Michelangelo e Vasari, a Giovanni Fattori, i Macchiaioli e il Gruppo Labronico. In particolare sono determinanti per “Lisca” gli stimoli ricevuti nel periodo successivo alla seconda grande guerra.”
Mario Graziuso