Di Antonio Mellone (del 11/10/2024 @ 11:41:32, in Fetta di Mellone, linkato 85 volte)

Nella precedente puntata ho raccontato di come quel fatidico sabato sera del 14 settembre scorso mi trovassi nella basilica di Santa Croce in Lecce, e di come il mio (ex?) amico Francesco Scarcella, direttore del Festival Organistico del Salento, quasi puntandomi addosso una canna d’organo di non so che calibro, appena dieci minuti prima dell’inizio del concerto, mi chiedesse “gentilmente” (sì, avevo le mani in alto) di ricoprire il ruolo del Voltapagine dell’organista, e per fortuna non anche del Registrante (ché lo strumento Ruffatti di cui si parla può riservarti mille sorprese, annoverando una trentina di Registri e una ventina di Unioni da “registrare” appunto a seconda dello spartito e dell’esecutore: roba da far dimettere in blocco le difese immunitarie di chiunque, figurarsi le mie).

L’investitura avvenne a bruciapelo, senza nemmeno il tempo di farmi firmare una liberatoria contro il rischio di flop operistico, con pubblica gogna incorporata e annessa richiesta di risarcimento danni milionario (quantificabile agevolmente perfino da un direttore di banca laureato alla Bocconi) da parte dei portatori di interessi, tipo: musicisti, pubblico presente, curia arcivescovile, ministero della cultura, conservatorio Tito Schipa, veneranda fabbrica della basilica, provincia di Lecce, università del Salento, senza scordare gli eredi di Bach, Giordani, Rossini, e ovviamente di Girolamo Frescobaldi, e di chissà quanti altri autori.

A far decollare la mia pressione arteriosa oltre i 180 di diastolica (non vi dico la sistolica), e dunque a farmi apparire lo sfigmomanometro più come un termometro della sfiga che come un apparecchio per misurare la pressione, non era tanto il fatto che la star della kermesse provenisse dalla Francia, e dunque parlasse soltanto il francese stretto (idioma che, grazie alla Rita Luceri, la mia prof. delle superiori, parlo e scrivo correntemente, insieme alla Lingua d’Oc e la Lingua d‘Oil), quanto che avessi a che fare nientepopodimeno che con il M° Frédéric Ledroit, grand’ufficiale nell’ordine delle Arti e delle Lettere, nonché titolare del monumentale organo a canne della Cattedrale Saint-Pierre d'Angoulême, e per di più compositore di una cinquantina di opere conosciute in mezzo mondo. Ma quello che mi lasciava come un immobile senza agibilità era la fama, che lo precedeva, di maniaco della perfezione: sicché per il sottoscritto il Fos (Festival Organistico del Salento) stava per trasformarsi in una vera e propria Fossa.

Biologica o di tumulazione, fate voi.

[Continua, lo giuro, con la terza e ultima parte.]

Antonio Mellone

 

 
 
Di Redazione (del 11/10/2024 @ 11:37:12, in Comunicato Stampa, linkato 69 volte)
Sabato 12 Ottobre, dalla sede del laboratorio di Cartapesta “Incartheart” di Galatina, partirà la Terza "Passeggiate nella Cartapesta di Galatina". L'iniziativa, che vede la compartecipazione del Comune di Galatina e della Regione Puglia promossa dalle Politiche Giovanili e dall'ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione), rientra nel Progetto Luoghi Comuni e ha come scopo quello di far conoscere e valorizzare ancora di più, sia ai Galatinesi che ai turisti, la bellezza della statuaria di cartapesta presente in molte chiese della città. 
Le statue, molto spesso, sono conosciute per la devozione che si ha verso le figure che rappresentano, anche se al contempo vi è meno conoscenza per gli artisti e lo stile con le quali sono state scolpite.
L'itinerario, che ha come punto di partenza il Laboratorio stesso in Corso Porta Luce, 2, si snoderà tra le suggestive Chiese San Luigi, Santuario della Madonna della Luce per scoprire i "Tesori di Carta" in esse custoditi.
E’ un’occasione assolutamente da non perdere per conoscere gli aspetti più veri e profondi della suggestiva tradizione salentina con la scoperta di eccezionali opere che decorano le nostre chiese. Inoltre sarà possibile scoprire le tecniche di lavorazione e gli strumenti utilizzati per modellare le statue di cartapesta.
 
 

Era il 25 Giugno 2024, quando l’amministrazione comunale di Galatina, convocava a Santa Barbara, una manifestazione contro l’apertura di un nuovo impianto di smaltimento rifiuti, proposto e richiesto dalla ENTOSAL. Posto l’importanza dell’argomento e grazie soprattutto alle varie associazioni, movimenti e partiti politici, la manifestazione riscuoteva un’importante partecipazione.

Il  Sindaco Vergine, condividendo il pensiero di tutti i presenti si esprimeva così:

“Il nostro territorio, ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, rischia di essere compromesso da un progetto che mette a repentaglio la nostra salute e il nostro benessere”.  

Con dette premesse, grande è stata la sorpresa quando, la sera del 7 ottobre, i compagni del Circolo PD di Soleto, ci hanno informati che, in data 8 ottobre, in Provincia si sarebbe tenuta una Conferenza di servizo per l'insediamento in Zona Industriale di Soleto, di fatto nel cuore di Galatina, di un nuovo “impianto  industriale per la produzione di biometano da trattamento anaerobico di 40.000,00 tonnellate di rifiuti”. Sostanzialmente Soleto era al tavolo, perché “amministrativamente” competente. Galatina era fuori!

La FORENERGY SRLS, ha presentato un progetto da 28 ml di euro. Gli amministratori di detta società sono, senza ombra di dubbio, tra le persone più vicine umanamente (compari – proprio compari) e forse politicamente  al Sindaco Vantaggiato.

Coincidenza irrilevante?  E la Vicesindaco di Galatina Anselmi, compagna di Vantaggiato, sicuramente a conoscenza dei fatti, perché non ha informato i suoi colleghi assessori e il suo Sindaco? Un difetto di comunicazione che noi brontosauri della politica non siamo disponibili a considerare ingenuità. 

Se non stessimo parlando di un insediamento con un così forte impatto sulla nostra città, la si potrebbe buttare in politica, fino a dire che questa maggioranza è di certo arrivata al capolinea.

Si potrebbe dire che il Sindaco di Soleto, si sente così legittimato a “disporre” di Galatina,  che dopo aver installato un  photored  sulla principale strada di accesso alla nostra  città, con prelievi giornalieri diretti dalle tasche dei galatinesi, si permette di tacere e/o assecondare l’insediamento di un impianto di riciclaggio e smaltimento di rifiuti (anche speciali), che prevede la lavorazione di 40.000 tonnellate l’anno.

Noi invece siamo molto preoccupati, e vorremmo capire se i signori Amministratori, erano distratti o hanno avuto il tempo di leggere e soprattutto di capire la relazione delle diverse associazioni ambientalisti, che per prime, e da sole, si muovono per esprimere il proprio parere in merito ai rischi sulla salute, derivanti del nuovo insediamento.

Download Osservazioni FORENERGY SRL

Le stesse associazioni, hanno formulato ufficialmente le proprie osservazioni in merito al progetto presentato dalla FORENERGY SRLS, e con dovizia di particolari, hanno espresso il loro forte dissenso in merito alla carente definizione dei rifiuti in ingresso, alla difformità delle norme sul convogliamento delle emissioni. Il tutto finisce per incidere in maniera pesante sui rischi per la salute, su un territorio già compromesso da tante altre situazioni meritevoli di attenzione.

Di dette osservazioni e rilievi, le stesse associazioni hanno inviato copia a mezzo pec il 22/05/24 (protocollo 0020722/2024) al Comune di Galatina, invitando Sindaco, Assessori a interessarsi della questione, senza ottenere alcuna risposta. Tutto è rimasto lettera morta.

Tale nota era anche in indirizzo a tutti i consiglieri comunali. Perché le consigliere del PD non hanno ricevuto notizia? Perché lo staff del Sindaco non ha ritenuto di dover inviare le osservazioni delle associazioni a tutti i consiglieri, compresa la minoranza, celando di fatto la nota ricevuta?

Tant’è che solo nella giornata dell’ 8 ottobre, l’assessore all’ambiente, ignaro di tutto fino a quel momento, appena notiziato, si attiva con il funzionario competente, inviando formale diffida alla Provincia perché non si tenga la conferenza dei servizi. Apprezziamo lo sforzo, nonostante sia risultato vano, in quanto la conferenza si è tenuta lo stesso, pur essendo stata, non decisoria ma interlocutoria.

Un grazie speciale alle associazioni ambientaliste, nonchè agli altri enti, che con la loro presenza, hanno garantito le opportune e necessarie osservazioni tecniche.

Da parte nostra possiamo promettere che da ora in poi, sulla questione in oggetto, la politica farà il resto.

Dal Sindaco ci aspettiamo però una spiegazione che lo tenga lontano da ogni sospetto, un sussulto di consapevolezza, di dignitoso rigurgito, un gesto di fierezza.

Non può essere tenuto all’oscuro di informazioni così importanti dal suo Vicesindaco Anselmi, che per i fatti evidenziati potrebbe mostrare almeno la dignità di dimettersi immediatamente. 

In questa vicenda, la vicesindaco ha rafforzato con i fatti il nostro convincimento sulla sua incompatibilità e la sua incapacità di  tutelare gli interessi di Galatina  dalle oramai ripetute ingerenze del sindaco di Soleto.

Sindaco Vergine, non può farsi trattare da ingenuo dalla famiglia Vantaggiato/Anselmi, perché  noi Galatinesi non meritiamo tanta mortificazione!!!       

PARTITO DEMOCRATICO

CIRCOLI DI GALATINA E NOHA

 

Di Albino Campa (del 07/10/2024 @ 22:26:10, in Necrologi, linkato 1956 volte)

Avevo riportato proprio qualche giorno fa sulla mia pagina Fb un diciamo articolo su Vincenzo Campa, già pubblicato su Noha.it nel 2018, nella rubrica estiva nata una decina abbondante di anni fa, denominata Fette di Mellone. Son contento di averla scritta, dacché m’apparve, e m’appare tuttora, come asserito oltretutto da alcuni commenti di allora, “una delle più dolci, fragranti e vere, di quelle che ti lasciano il gusto delle cose buone”.

Tra l’altro riportavo quanto segue: “[…] Vincenzo è ovviamente un mio amico. Lo conosco praticamente da sempre. A lui è associata la mia infanzia delle vecchie scuole elementari di piazza Ciro Menotti, quella del monumento ai caduti. Ci abita accanto con gli amati genitori. No, non veniva in classe mia, ma lo vedevo tutti i giorni all’ingresso e all’uscita da scuola, e anche durante la ricreazione.

Quando t’incontra, Vincenzo non ti saluta con freddezza, ma prima ti dà la mano e subito dopo ti abbraccia affettuosamente. E tu, davanti a tanta tenerezza, non puoi fare a meno di ricambiare con altrettanta simpatia e cordialità. Sissignore, gli abbracci gratis (o free hugs) non li hanno mica inventati una quindicina di anni fa in Australia: li abbiamo invece scoperti a Noha molto tempo prima, grazie proprio al compagno di scuola Campa Vincenzo. Dopo i convenevoli, Vincenzo mi racconta i fatti che succedono nel nostro paese, i giochi e i lavori che insieme agli altri ragazzi speciali svolge nelle aule del polivalente; io invece gli parlo di quello che faccio, delle iniziative, degli articoli che scrivo sul sito dell’Albino, delle battaglie che conduco e delle (più numerose) sconfitte che colleziono”.

Alle mie parole faceva eco l’Antonio Bovino, il dottore: “[…] Era una costante presenza nelle partite post-prandiali che giocavamo sul famoso campo sterrato di fronte l’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie. Vincenzo si distingueva non tanto per tecnica (che peraltro nessuno di noi aveva) quanto per forza e tenacia. Non meno memorabili sono le sue presenze come chierichetto. Buono ed affettuoso a tal punto che spontaneamente tutti gli volevamo bene e preferivamo averlo sempre dalla nostra parte”.

Sono certo che le testimonianze belle su Vincenzo riempirebbero pagine e pagine ormai della storia di Noha, da parte di tanti amici, compagni di classe, parenti, vicini di casa, insegnanti, fratelli, nipoti, cugini… E soprattutto di papà Antonio e mamma Mimina: sì, era lui il bastone della loro vecchiaia.

L’avevo visto e salutato (come quasi ogni sera, quando passo davanti casa sua) proprio qualche giorno fa: era in veranda con i genitori, Giuseppe e Fernando, e altri amici. Poi la notizia inaspettata della sua fulminante malattia. E questa mattina la fine della sua sofferenza.

Ma io m’aspetto sempre, da un momento all’altro, uno degli abbracci a sorpresa del mio amico Vincenzo.

Antonio Mellone

 

Di Redazione (del 03/10/2024 @ 19:50:12, in NohaBlog, linkato 180 volte)

Non è che vi scordate dell'appuntamento di domani sera, quello del concerto delle 20.30 a cura della Giovane Orchestra del Salento, che, per via delle condizioni meteo, avrà luogo al chiuso e al coperto (ma sarà di fatto un'escursione all'aria aperta) nel teatro Domenico Modugno di Aradeo. 
L'ingresso è gratuito (e anche l'uscita).
Come certamente avrete avuto modo di leggere, si tratta dell'inaugurazione del nuovo anno "accademico" del Circolo Levèra di Noha, un gruppo di persone indipendente dagli schieramenti e con tanta voglia di cittadinanza, dialogo, pace, arte e giustizia. 
Forse non serve altro per ottenere un certificato di resistenza in vita. 

Noha.it

 

Appuntamento venerdì 4 Ottobre alle ore 20.30 presso il Teatro “Domenico Modugno” di Aradeo per “ESSERE TERRA” un concerto completamente gratuito e aperto a tutti.

Il circolo Arci Levèra APS di Noha inaugura il nuovo anno associativo 2024/25 con “ESSERE TERRA” un concerto/evento a cura dei musicisti della Giovane Orchestra del Salento che si ritroveranno di nuovo tutti su un palco a suonare il loro repertorio inedito nei testi e nelle musiche,  frutto di un processo orientato e inclusivo, dedito all’integrazione e all’arte dell’incontro.

Sarà una serata di festa in cui la piazza si trasformerà in un teatro a cielo aperto ma anche di riflessione sul tema delle periferie e della lotta contro tutte le mafie con lo scopo di evidenziare quanto le opportunità e gli stimoli culturali per i ragazzi sìano fondamentali per costruire una società civile, di buoni principi, lontana da dinamiche malavitose.

Ospite della serata Don Antonio Coluccia, il noto prete di origini salentine che lotta con coraggio contro la criminalità e si batte per la riqualificazione dei territori, fondatore della Onlus Opera Don Giustino, in una struttura confiscata alla mafia alla «banda della Magliana».

Il progetto Giovane Orchestra del Salento nasce a Marzo 2011 da un’idea di Claudio Prima e grazie alla collaborazione dei Comuni di Lizzanello, San Cesario e Lequile. Grazie alla vincita del bando “Giovani Energie in Comune” del Ministero della Gioventù Italiana e dell’ANCI, offre in meno di un anno 500 ore di formazione gratuita in 16 classi stabili e 5 stage di perfezionamento  ad un gruppo di circa 50 giovani fra i 15 e i 25 anni di età, di estrazione musicale eterogenea, che suonano insieme armonizzando le proprie esperienze.

Appuntamento a  venerdì 4 Ottobre alle ore 20.30 presso il Teatro “Domenico Modugno” di Aradeo (Le).

 

Di Redazione (del 02/10/2024 @ 19:33:44, in NohaBlog, linkato 151 volte)

Per questioni legate alla pioggia (pur sempre "multo utile et humile et pretiosa et casta"), il concerto di venerdì prossimo 4 ottobre,  previsto originariamente in piazza Castello a Noha, trasloca al coperto ad Aradeo, al teatro Domenico Modugno. Stessa ora.
Questo nell'attesa di un nuovo teatro tutto nohano, che potrebbe trovare ospitalità o nella sala del Cinema dei Fiori del tempo che fu, o nell'antico stabilimento della distilleria Galluccio. 
Sogno? Forse. Ma il pensiero è già azione. 

Noha.it

 

Di Redazione (del 02/10/2024 @ 19:30:32, in Comunicato Stampa, linkato 106 volte)

Una due giorni di volley, quella svoltasi nel Palazzetto di via Montinari a Galatina, ricca di pathos e di bel gioco. La figura di Fernando Panico con quel toccante messaggio che ha campeggiato sul maxischermo per tutta la durata della manifestazione, indirizzato dal Gruppo “I Ragazzi di Fernando” al loro Maestro, è stata l’essenza di una serata ricca di emozioni.

Galatina pallavolistica, giusto mix di appassionati e competenti, intrigata da un quadrangolare tecnicamente di spessore ha risposto alla grande, come ai bei tempi, riempiendo la palestra comunale nel fine settimana e fino al termine della premiazione.

Hanno fame di volley le diverse generazioni che l’hanno praticato nei ruoli più attinenti: ex giocatori, tecnici, dirigenti, simpatizzanti che hanno affollato la tribuna e presenziato in piedi alle gare.

Nota di merito a chi non ha mai rinunciato, operando dietro le quinte, ad alimentare la fiammella della passione anche su palcoscenici meno visibili e senza alcun tornaconto.

Azione lodevole che merita un sincero ringraziamento va alle quattro società AURISPA ALESSANO/TRICASE, GREEN VOLLEY GALATONE, BCC VOLLEY LEVERANO e PAG VOLLEY TAVIANO, ai tecnici, giocatori e dirigenti per essersi resi disponibili a confrontarsi, rivedendo i programmi di preparazione pur nell’imminenza del via dei rispettivi campionati.

Un plauso non può mancare al Comitato Promotore della manifestazione nelle persone di Corrado e Salvatore Panico che, di concerto con la società SBV Galatina (gestrice dell’impianto) hanno organizzato nel tempo diciotto Memorial, mancando solo le edizioni nel triennio caratterizzato dal Covid.

L’antipasto sportivo del sabato, con la prima gara tra Bcc Leverano (serie B) ed Aurispa Lecce (serie A3), ha confermato il pronostico favorevole al gruppo guidato da Tonino Cavalera che si è imposto sugli uomini di mister Zecca, mentre a seguire la Green Volley Galatone (serie B) di Licchelli ha regolato la Pag Volley Taviano (serie B) del tecnico Marte, definendo così le finaliste del Memorial.

In ben altra atmosfera si sono svolte le gare della domenica, abbastanza equilibrate e dai toni agonisticamente vivaci, con azioni spettacolari di ottima fattura che il pubblico ha apprezzato con ripetuti applausi.

 

Di Antonio Mellone (del 30/09/2024 @ 13:35:37, in Fetta di Mellone, linkato 209 volte)

Pensavo di essere fuori tempo massimo, invece son capitato a fagiolo.

Insomma, sabato 14 settembre scorso, un’amica mi fa: “Questa sera avrei voglia di una buona pizza, hmm, ben lievitata”. Non cogliendo probabilmente piccanti allegorie, metafore e sineddoche, con topico tono da despota illuminato che non ammette repliche, le rispondo: “Invece questa volta nutriremo lo spirito: dunque si va dapprima al cinema, alla proiezione de ‘L’ultima settimana di settembre’, e a seguire al concerto d’organo nella basilica di Santa Croce”.

Vi dirò che nonostante il repentino passaggio dal rock progressivo ai rosari, non fui piantato in asso dalla novella Madre Teresa e, all’ora convenuta, ci dirigemmo verso il Cinema Massimo di Lecce per dar corso all’articolato cronoprogramma.

Bello il film con Diego Abatantuono e il giovane Biagio Venditti, non c’è che dire, ma a un certo punto, avendo preso la parola il regista Gianni De Blasi, presente in sala per la Prima, e tirandola lui un tantino per le lunghe, per una manciata interminabile di minuti ho avuto la sensazione che la seduta della mia poltrona fosse cosparsa di una penetrante miscela di pepe e peperoncino, dacché incombeva la seconda parte della serata e non volevo fare il bifolco arrivando in basilica a concerto iniziato.

 

 

 


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