Di Antonio Mellone (del 10/12/2020 @ 22:24:38, in NohaBlog, linkato 1209 volte)

Io davvero non trovo requie se penso a quel che mi tocca vedere, sentire, leggere: tutti a chiedere soldi chiamati Ristori a quel povero gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) con tutto il bene che ha già fatto – e soprattutto farà - al Salento, che dico al Salento, al mondo intero e forse pure oltre.

Mi chiedo perché mai andare con il cappello in mano da una multinazionale svizzera che già di sua sponte si è svenata per regalarci “ricadute occupazionali” e “volani per lo sviluppo” à gogo. Volete poi mettere tutti quei miliardi di metri cubi di metano che sono (forse) arrivati o che di sicuro arriveranno direttamente da quella democrazia liberale che è l’Azerbaigian? (Non darete mica retta a quei complottisti di Amnesty International, spero).

Ma soprattutto, ragazzi, che gas: green, rinnovabile, circolare, appena appena fossile, eco-compatibile, trasportato a basse temperature (per dirvi tutta l’attenzione di Tap per il clima), e principalmente a prezzi ir-ri-so-ri. Vedrete, vedrete a breve come ridurranno il peso delle vostre bollette (qualcuna vi arriverà addirittura a credito): più o meno come sperimentato con le fatture Enel grazie a tutte quelle coltivazioni di fotovoltaico a perdita d’occhio che ci avvolgono come in un sol caldo abbraccio.

E vogliamo parlare della Informazione glocale pronta a fare le pulci a questi colossi? Dai non si fa così: sarebbe bastata un po’ di autocensura (questa sconosciuta) e se ne sarebbe uscita con eleganza e senza tanti grattacapi. Oltretutto tra house organ e house orgasm il passo è breve. Invece no: inchieste su inchieste, indagini, dossier, domande scomode ai vertici aziendali, denunce senza tregua sul neocolonialismo di una prepotenza straniera che al contrario somiglia viepiù a una Ong stile Emergency; per non dire delle lenzuolate a favore di quei facinorosi dei No-Tap, anarchici che altro non sono.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 12/12/2020 @ 11:53:17, in Comunicato Stampa, linkato 1087 volte)

“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” C. Pavese – La luna e i falò –

Il senso di appartenenza espresso da Cesare Pavese nel “La luna e i falò”, è chiaro: se nel paese, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo è doveroso prendertene cura. Anche perché è l’immagine con cui ti presenti al mondo intero. Quindi decoro e sobrietà dovrebbero essere una questione morale prima ancora che civile.

Se osserviamo la mappa di Noha e la confrontiamo con quella disegnata nel 1948, ci colpisce la sua dimensione triplicata.

Ma i fattori che ne determinano la sua particolarità, il valore aggiunto che la differenzia da qualsiasi altro paese, non sono le migliaia di metri quadrati di case e di strade, anche quelle, ma soprattutto le sue testimonianze storiche. Sempre le stesse. Quelle racchiuse nel sogno di chi evidentemente si ostina a crederci.

Ogni tanto, per vari motivi mi capita di fare un giro al cimitero di Noha, giusto per salutare le persone alle quali mi piacerebbe raccontare ancora qualcosa. Una di queste è mastro Cosimo Mariano (l'artefice delle Casiceddhre). Se mi potesse ascoltare gli direi di non volercene per come stiamo trattando queste bellissime opere sue che resistono ancora come partigiani coraggiosi al piccone del tempo ma vieppiù al vento sinistro dell'insipienza e dell'ottusità dell'uomo.

Purtroppo, in occasione della ristrutturazione di casa (cioè di mastro Cosimo), sono andati persi anche i disegni che rappresentavano alcuni dettagli architettonici delle sue creature.

Non occorre essere dei tecnici per capire che nelle immagini dei disegni (coperti purtroppo dalle vernici della ristrutturazione), c’era tutta la sua genialità, la sua competenza, e l’amore per il bello nonostante fosse un semplice contadino (o forse proprio per questo): mastro Cosimino sapeva progettare e costruire molto meglio di tanti nostri super studi di ingegneria e di architettura moderna.

Da quando Mastro Cosimo le ha costruite, sono trascorse almeno cinque generazioni. Si è scritto e parlato e se ne parla e se ne parlerà ancora per chissà quanto altro tempo: è sufficiente battere sulla tastiera di internet la parola “Casiceddhre” per scoprire una sfilza interminabile di notizie, articoli, documentari, trasmissioni televisive, libri, eventi e racconti in quantità tali da essere seconde, in loco, solo alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, sì, esattamente così, lo dice e lo scrive nientemeno che il FAI, ne “I Luoghi del Cuore - Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare”.

Insomma, le Casiceddhre di Noha sono conosciute in tutto il mondo.

Tutti noi le abbiamo sognate e ammirate, da piccoli con storie di nani e Sciacuddhri, principesse e fate, e da grandi per la maestria dei dettagli, noi che abbiamo avuto la fortuna di vederle da vicino siamo rimasti come affascinati da tanta grazia.

Eppure eccoci ancora qui a far sentire la nostra voce a chi da un orecchio, anzi da entrambi, non vuol sentire, e far vedere i fatti a chi da un occhio, anzi da entrambi, non vuol vedere.

Oltre alla raccolta firme per farle classificare dal FAI, sono stati presentati progetti sottoscritti da professionisti con competenze e buona volontà, pronti ad accollarsi tutti i costi per la loro tutela, incluso il tempo per le connesse attività burocratiche. La risposta purtroppo è quella che è, ed è sotto gli occhi di tutti.

Marcello D'Acquarica

 
Di Redazione (del 13/12/2020 @ 17:37:03, in Comunicato Stampa, linkato 780 volte)

Il sindaco di Galatina, Marcello Amante, con un’ordinanza ha disposto la chiusura del Polo 2 dal 9 al 20 dicembre per il rifacimento della copertura del tetto della scuola. Brilla il mutismo dell’assessore ai Lavori pubblici, Loredana Tundo, che continua ad amministrare una materia delicata – qual è la manutenzione straordinaria delle scuole – con approssimazione e superficialità.

Innanzitutto ci domandiamo per quale ragione non si provveda a una programmazione della manutenzione ordinaria su tutte le scuole che eviterebbe molti interventi straordinari come nel caso del rifacimento del lastricato solare al Polo 2. In più, un monitoraggio attento avrebbe permesso di programmare il lavoro durante i mesi estivi, quando la scuola era chiusa e le piogge non avevano imbibito il lastricato solare.

Eppure quando la collega di opposizione, Paola Carrozzini, ha denunciato che nella scuola media di via Corigliano pioveva dal soffitto e  saltava la corrente elettrica, oltre ad essere presente un diffuso degrado dovuto all’umidità, l’assessore in questione ha dichiarato che è stato fatto un primo e non risolutivo intervento con “riflessione” su un altro e più radicale intervento.

 

Lo trovate in edicola al prezzo di 12 euro. Affrettatevi però, in quanto la tiratura è limitata, e al tabacchino di Noha è quasi in esaurimento.   

Tra i luoghi da favola come Lecce, Castro, Matino, Santa Maria di Leuca, ma anche Nardò, Oria, Tricase, Gallipoli, eccetera, eccetera, troverete anche Noha con la storia di Teodoro, lu Sciacuddhri e le sue Casiceddhre.

Chi non crede alle favole, si sa, è disposto a credere a tutto.

 

Noha.it

 
Di Redazione (del 14/12/2020 @ 20:28:30, in Comunicato Stampa, linkato 876 volte)

Sono stati oltre 700 i Pandoroni di cioccolato solidali pro Bimbulanza consegnati in pochissime settimane.

Le parole dei promotori Sandro Argentieri, Alessandro Antonaci e Piero Luigi Russo: «L’attività sportiva, quella sana e lontana da interessi economici e obiettivi irraggiungibili, è uno strumento nuovo che andrebbe sfruttato e promosso proprio per il suo indubbio valore sociale ed educativo. Lo sport non è solo disciplina, allenamento e competizione. Lo sport è prima di tutto solidarietà, onestà e rispetto per gli altri. Questi sono i valori fondanti del nostro “lavoro”, la nostra missione… Ringraziamo di cuore i nostri compagni di viaggio:

"Voglia di casa" di Rosaria Pellegrino in via Liguria, 15 a Galatina;

Pantagruel di Adriano de Lorenzis in via Liguria, 66 a Galatina;

Club Cuore Giallorosso di Gaetano Gaballo in via Marche, 60 a Galatina;

Gabrieli Materiale Elettrico di Antonio Gabrieli in via Soleto, 176 a Galatina;

 
Di Redazione (del 14/12/2020 @ 20:38:57, in Le Confraternite di Noha, linkato 1731 volte)

Con questa ottava parte si conclude il viaggio nel tempo delle antiche Congreghe della nostra Cittadina. Ringraziamo P. Francesco D’Acquarica, ormai di diritto cittadino onorario di Noha, per averci ancora una volta dato un passaggio sui suoi straordinari mezzi di trasporto, fatti di storie, memoria, personaggi, ma soprattutto amore per la sua e nostra Piccola Patria.

Noha.it         

 

Piccola premessa

Prima di procedere nella lettura dei verbali che seguono è opportuno tenere presente questa osservazione.

Come si può constatare, dal 1940 al 1945 le riunioni sono rarissime. Siamo durante la tragedia della seconda guerra mondiale. Anzi nel 1942 e nel 1943 non viene registrato alcun verbale. Il Padre Spirituale della Congrega ora è nuovamente l’arciprete Don Paolo Tundo, ma i bisogni della gente sono tanti e più urgenti delle riunioni di una Congrega.  Si sa, le guerre non hanno mai fatto bene a nessuno. Seminano lutti, rovine, miseria, stanchezza, scoraggiamento, disorientamento morale e religioso.

Nel mese di giugno del 1943 ci fu anche il bombardamento dell’aeroporto di Galatina, a una manciata di chilometri da Noha, dove lavoravano anche giovani della nostra cittadina. Ci fu spargimento di sangue, morti, feriti. Oltre ai soldati che erano al fronte, Noha pagò il suo triste tributo anche in termini di fame, sofferenza, malattie. Don Paolo soccorreva, aiutava, andava incontro ai suoi parrocchiani, aiutando tutti senza far distinzione di persone tra parenti, amici o semplici conoscenti. Smarrimento, povertà, distruzioni, questo era il contesto di quegli anni tremendi.

In questo quadro bisogna capire (ma forse non scusare) quanto racconto nella nota del prossimo verbale, vale a dire la storia dei ladri nell’abitazione delle monache ospiti di Noha.

Anno 1941

5 Maggio 1941

Oggetto: offerta di Beneficenza

Il 5 Maggio 1941 si sono riuniti i Confratelli. Hanno deliberato L.100 a favore delle Suore costituite a Noha. Il Priore…

           

 NOTA IMPORTANTE

Questa offerta di L. 100 per le Suore costituite a Noha fu occasionata dal fatto che le Suore (si tratta delle Suore “Oblate di S. Antonio di Padova” presenti in quel tempo nella nostra cittadina, dedite all'Asilo Infantile, al doposcuola e all'insegnamento del catechismo e dell’arte del ricamo), furono danneggiate non poco da un furto. Nel 1941 io non avevo ancora compiuto i sei anni e frequentavo quella scuola materna, ma ricordo molto bene quando il fatto accadde. Una notte i ladri assalirono l'abitazione delle Suore, situata all’inizio di Via Cadorna, per derubarle delle loro vettovaglie. Le Suore, nonostante l’offerta della Confraternita, tremendamente spaventate da quella vicenda decisero di abbandonare definitivamente Noha.

Per questo motivo alcuni anni più tardi (nel 1955) l’arciprete don Paolo Tundo, che tanto teneva all’educazione dei bambini (“il domani del paese” - diceva) volle assolutamente che il suo popolo avesse la garanzia di un futuro migliore, preparando i bambini con la prima alfabetizzazione e socializzazione. Tra infinite difficoltà, spendendo i suoi risparmi e bussando alle porte di “chi poteva” riuscì a costruire su un terreno di sua proprietà un’opera monumentale che donò alla Congregazione “Discepole di Gesù Eucaristico”. Le suore di questa congregazione si impegnarono a restare per sempre a Noha. La convenzione tra don Paolo e le Suore “Discepole di Gesù Eucaristico” fu firmata il 29 settembre 1957.

 

21 Dicembre 1941

Oggetto: Multa per gli assenti alle processioni e sedute

Il 21 dicembre 1941, XX, riunita la Confraternita in riunione ed in numero legale, si è stabilito quanto segue:

1.  Chi si assenta dalle riunioni indette con biglietto personale senza un giusto motivo è sottoposto alla multa di L.2.00. Non intervenendo per tre volte consecutive resta espulso dalla Confraternita e riceverà la notifica per iscritto.

2.  Chi si assenta dalle Processioni prescritte è sottoposto alla multa di L.10.00. Non intervenendo per tre volte consecutive, oppure chi si rifiuta di pagare la multa in cui è incorso, resta espulso dalla Confraternita e riceverà notifica per iscritto.

Il Priore Bianco Michele, il segretario Nocera,

Visto il Rettore D. Paolo Tundo.

Non intervenendo all’accompagnamento funebre, quando è di ebdomada, è sottoposto alla multa di L.20.00

 

Anno 1942

27 Dicembre 1942

Oggetto: nuove cariche

 

Le polemiche sollevate in questi giorni relative alla destinazione Covid dell’Ospedale di Galatina, da parte della Regione Puglia, ci portano a fare alcune riflessioni in merito.

Assistiamo ad un dibattito  in cui le posizioni politiche cambiano di ora in ora, a volte contraddicendosi con quelle sostenute il giorno prima  ( “ mai Covid a Galatina ! ”;  poi ” cosa si aspetta a far partire l’ospedale  Covid di Galatina ? “) , un dibattito spesso  orientato da mere  logiche di ricerca del consenso popolare, piuttosto che da concrete proposte di soluzione dei problemi, posti da una situazione di grave emergenza sanitaria, piegando il diritto alla salute, che deve essere di tutti, ad  interessi  di parte e di sterile contrapposizione politica.

E’ chiaro che, in una situazione normale, sarebbe stato preferibile che solo il padiglione De Maria venisse adibito a funzione Covid, facendo funzionare regolarmente il resto dell’Ospedale per le altre patologie che, nel frattempo, non sono scomparse. Ma il collegamento strutturale tra la zona Covid e quella No Covid avrebbe comportato  seri rischi di carattere igienico - sanitario e, quindi, di infezione sia per il personale sanitario, che per i pazienti.

 Nonostante questa drammatica situazione, che potrebbe diventare esplosiva se venissero messe sotto pressione le strutture Covid, la Regione e la Direzione Generale ASL , con una decisione coraggiosa, quanto equilibrata, hanno voluto individuare percorsi di sicurezza  No Covid, che permettano al “Santa Caterina Novella”  di continuare a svolgere l’attività ambulatoriale in essere,  più il Punto Nascita ed i relativi servizi.  Per fare questo tipo di intervento è necessario eseguire   modifiche strutturali, peraltro già finanziate, sempre nella logica di evitare rischi per il personale sanitario ed i pazienti. E’ sulla realizzazione di questa  soluzione organizzativa che la Direzione Generale è ancora indietro, mostrando incertezze e confusione, ma senza rinunciare alla strategia di rilancio dell’ospedale, con la riapertura, qualche giorno fa, della divisione di Psichiatria.

 

Il Comune di Galatina ha ottenuto il finanziamento di un programma d’intervento con le risorse del Programma operativo nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”, che attua il programma Garanzia Giovani in Italia. Il programma, redatto dal dottor Giampaolo Bernardi, è articolato in due progetti, per un totale di trenta operatori volontari del Servizio civile universale, di cui dodici da impiegare presso le sedi comunali di Galatina. Il programma finanziato è stato redatto nel rispetto delle novità introdotte dal nuovo sistema di Servizio civile; il progetto ha visto il Comune di Galatina tra i primi protagonisti in Regione, nella veste di capofila insieme ai Comuni di Cutrofiano, Martano, Melpignano, Sogliano Cavour e Vernole, della complessa ed articolata procedura di iscrizione al nuovo Albo di SCU, conclusasi a marzo 2020 e propedeutica alla presentazione dei programmi d’intervento.

“Il finanziamento del nuovo programma – dichiara l'assessore alle Politiche giovanili, Maria Rosaria Giaccari - oltre a confermare il protagonismo del Comune di Galatina nell’ambito del Servizio civile, consente di dare continuità ai due progetti ormai giunti all’ottava edizione e di consolidare il percorso di tutela, valorizzazione, promozione e fruibilità delle attività e dei beni culturali del territorio, nonché delle attività ambientali che contribuiscono a costruire una città inclusiva, sicura, duratura e sostenibile. Obiettivi perseguiti dall’amministrazione comunale che, ancora una volta, conferma l’attenzione rivolta ai giovani e al territorio.”

 
Di Redazione (del 19/12/2020 @ 12:20:30, in Comunicato Stampa, linkato 614 volte)

Il Sindaco della Città di Galatina Marcello Amante e l’Assessore alla Pubblica Istruzione Cristina Dettù si rivolgono all’Assessore regionale Sebastiano Leo e all’Ufficio Scolastico Regionale chiedendo di evitare il rischio del dimensionamento scolastico dell’Istituto Comprensivo Polo 2. È quanto si legge nella nota, a duplice firma, in cui il Sindaco e l’Assessore indicano i motivi per cui è necessario mantenere l’assetto scolastico del territorio di Galatina, che attualmente consta di tre istituti comprensivi.

Tra le motivazione indicate, si fa riferimento alle inevitabili conseguenze che comporterebbe la soppressione di una realtà del genere, ossia la perdita della Dirigenza scolastica e del relativo personale ammnistrativo, che è risultato fondamentale nella collaborazione e gestione dell’emergenza sanitaria, dalla didattica sino agli aspetti logistici e organizzativi. “Per converso – si legge ancora - occorre considerare che la soppressione del Polo 2 comporterebbe il conseguente sovradimensionamento degli altri due Istituti Comprensivi che, con più di 1.000 alunni ciascuno, dovrebbero far fronte a quelle connesse difficoltà gestionali ed amministrative che inevitabilmente inciderebbero e non poco, sulla corretta erogazione del servizio, in termini di efficienza ed efficacia”. Tra l’altro, si ricorda che il numero di iscrizioni che determinerebbe la perdita dell’autonomia scolastica del Polo 2 è di poco inferiore a quello minimo di 600 (previsto dalla legge), dato che necessariamente deve essere confrontato con il calo demografico che interessa tutto il territorio nazionale.

 

Canto notturno di un pastore ...

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