mar102013
Ormai anche per questa volta si seguirà il solito vecchio rituale canonico, ovvero che a eleggere il papa saranno i cardinali, coloro cioè che hanno un titolo onorifico in più dell’ordinazione episcopale.
Sì, il titolo di cardinale è un’aggiunta inutile: serve solo a dare lustro all’eletto in contraddizione con quanto dice il Vangelo, e dà diritto all’elezione del papa.
Quale diritto? È un sopruso a discapito della vera Chiesa che poggia la sua collegialità sui vescovi, sul clero e sui laici.
No, non pretendo che a eleggere il papa sia l’intera Chiesa, ma che almeno si estenda il diritto di voto a tutti vescovi del mondo.
No, non è ancora possibile. Il conclave inizierà martedì, e riguarderà i 115 cardinali aventi diritto, ovvero coloro che non hanno superato una certa veneranda età.
feb262013
feb192013
gen242013
La peggiore mortificazione e umiliazione di una persona sta nel soggiogarla a tal punto da farla sentire in colpa per ciò che è: nella sua libertà di pensiero e nelle sue scelte. Non è questione di modo di essere, intendendo per modo il carattere, l’apparire, l’esprimersi, il porsi davanti agli altri e alle proprie responsabilità. Il modo perciò è soggettivo, variabile, mutevole. L’essere no. L’essere è anche cultura, ideale che si fa convinzione, libertà di pensiero che è ricerca della verità che non conosce la parola fine. L’essere è coscienza di valori universali. Apertura all’Umanità. L’essere è relazione cosmica in un dinamismo mai scontato, che sorprende per la sua profonda armonia.
dic232012
Arrivata da pochi mesi dal Portogallo, un ambiente molto cristiano e tradizionale, in Brasile, mi trovavo in missione, in un luogo dove la fede del popolo era ancora tanto debole. Era l’8 dicembre, la festa dell ´Immacolata Concezione, ed io ero alle prime armi con la Missione.
Non c’era alcun sacerdote, nè il Vescovo mi aveva incaricata di portare avanti la Parrocchia. Avevamo organizzato, insieme a dei laici, una cena per avere qualche soldino e poter pitturare la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Giuseppe Operaio perché era molto brutta.
Verso le 16 del pomeriggio, mi trovavo in preghiera insieme alla mia Comunitá religiosa e sentì bussare alla porta. Era una mamma anziana che veniva a chiamarmi per andare a casa sua e pregare per la sua figlia ammalata. Io insistetti perché chiamasse un medico, ma lei mi rispose che l’aveva giá portata da vari medici e che non le avevano risontrato niente. La vecchietta mi disse, in portoghese: “ A minha filha, tem un incosto.”( per mia figlia non so più cosa fare). Quindi proseguì dicendo: “Venga suora a pregare per la mia figlia”.
dic232012
Nei riti d'introduzione della Messa c'è l'atto penitenziale che può sostituire la confessione cosiddetta privata o individuale. Rivalutiamolo ad ogni Messa. Non aspettiamo a Natale per fare i soliti ipocriti. .
don Giorgio De Capitani
dic072012
Genova 05-12-2012. – E’ passata in sordina una lettera circolare esilarante dell’esimio cardinale vuoto per pieno, Tarcisio Bertone, inviata a tutta la curia romana. Conoscendo il pollo, però, il metodo è il solito clericale: parlare a suocera perché nuora intenda. La lettera, datata 15 ottobre 2012, è, sì, indirizzata alla curia, ma tutti i preti devono sapere e «capire» che si cambia marcia perché il cardinale avverte, en passant, che «per venerato incarico, vengo a chiedere a Vostra Eminenza/ Eccellenza». Santo Iddio del monte Sinai, dell’Oreb e del Cervino, possibile che ancora oggi si debba sentire un cotale italiano? Vi rendete conto? Dice proprio così: «per venerato incarico»! Ormai si contorcono anche la lingua italiana, la semantica e la dissenteria cronica.
ott242012
…a parlare di Concilio abbandonato, addirittura “tradito”, dalle colonne di Famiglia Cristiana (n. 42 del 14 ottobre 2012) e da quelle del mensile Popoli (ottobre 2012) è p. Bartolomeo Sorge…
36887. ROMA-ADISTA. A leggerle, sembrano le riflessioni di un esponente del cosiddetto “dissenso” cattolico, o un documento di Noi Siamo Chiesa. Invece a parlare di Concilio abbandonato, addirittura “tradito”, dalle colonne di Famiglia Cristiana (n. 42 del 14 ottobre 2012) e da quelle del mensile Popoli (ottobre 2012) è p. Bartolomeo Sorge, gesuita, ex direttore di Civiltà Cattolica e di Aggiornamenti Sociali, dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe di Palermo (all’interno del quale, assieme a p. Ennio Pintacuda, sostenne, nella sua fase iniziale, la cosiddetta “Primavera palermitana” di Leoluca Orlando e del suo movimento, “La Rete”), nonché storico riferimento intellettuale e pastorale dell’anima conciliare della Chiesa cattolica. Sorge fu infatti tra gli artefici, insieme all’allora segretario della Cei, mons. Enrico Bartoletti, e con Giuseppe Lazzati, del primo convegno della Chiesa italiana su “Evangelizzazione e promozione umana”, svoltosi nel 1976. Si trattava, a dieci anni dalla conclusione del Vaticano II, di «tradurre il Concilio in italiano», di verificare cioè in che misura le acquisizioni dottrinali e pastorali del Concilio Vaticano II fossero state recepite dalla Chiesa italiana.
set112012
Genova 05-09-2012. – Padre Carlo Maria Martini è morto. Padre Carlo Maria Martini vive più che mai. Il fatto saliente della settimana e dell’anno è la figura di questo nuovo Ambrogio che ha segnato non solo la diocesi di Milano, ma la Chiesa tutta e anche il mondo lontano da essa. La folla silenziosa di credenti e non credenti che, davanti a lui, morto, scorre come un fiume tranquillo, è il «segno dei tempi» di cui parla il Vangelo (Mt 16,3) che fu lampada e luce ai passi del padre Carlo. Abbiamo visto, abbiamo contemplato come ha vissuto e come è morto. Anzi, come ha voluto morire. La coerenza nella verità della sua vita sono stati esemplari fino all’ultimo ed è vero che si muore come si vive.
Lo sfondo sul cielo nuvoloso di Milano era di contrasto. Da una parte il popolo che coglie il cuore del Padre e voleva testimoniare che le sue parole, sigillo autentico della Parola, sono arrivate anche là dove forse nessuno immaginava. Il padre Martini è per tutti il sacramento del «Dio fuori del campo», che ha superato per sempre i confini della Chiesa che cerca di imprigionarlo per andare alla ricerca degli uomini e delle donne di buona volontà, ma anche quelli senza alcuna volontà. Dio non è cattolico, ora lo sappiamo, perché egli è alla fine di ogni percorso di vita, di amore, di giustizia. Dio è il desiderio.