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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 08/02/2021

Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 18:52:29 in NohaBlog, linkato 983 volte)

"Quando l'ultima scheggia di corteccia avrà finito di gridare al cielo il mio dolore a te non resterà altro da bruciare che la tua abominevole ignoranza.
Nemmeno più il fumo sortirà dal sacco di sterco progredito in cui ti sei rintanato”

Oggi ho voluto fare un giro al cimitero, e come mi capita spesso guardando i volti di tutti quelli che ho incontrato e che sono esposti sui loculi, ho scambiato con loro qualche pensiero, così, in intimità silenziosa. Era tanto che li cercavo, oggi ho chiesto aiuto alla custode, così finalmente li ho rivisti. E ci siamo raccontati la storia dell’uliveto che ebbero in cura in vita e che si trova al fondo della via Giotto, verso ovest.

In quel campo fino a qualche decennio fa, c'era un bellissimo uliveto, tanti alberi grandi con le chiome brillanti come fossero addobbate da milioni di monete d’argento. Al fondo del campo, nella direzione opposta alla stradina che da Noha conduceva alla masseria Roncella, vi era una vecchia casa, piccola, senza intonaco, fatta di una sola stanza con un camino. Da qui, infilando la testa per guardare il cielo, di notte si vedevano le stelle. Il campo con gli ulivi argentati e la casa con le stelle apparteneva ad una coppia di sposi di Noha che abitavano in via Osanna, la via palazziata più affascinante di Noha. Dove perfino il barone volle costruire il suo palazzo nobiliare allorquando in via Castello s’affacciavano due masserie e si produceva olio grazie ai due frantoi ipogei.

Pietrangelo Blandini, e Addolorata Paglialunga, classe 1888, erano semplicemente una coppia di sposi che avevano scelto come dimora la casa in via Osanna al civico 18 e 20.  Non ebbero ruoli sociali di spicco, se non quello onorevole di essere cittadini di Noha e di averla vissuta come hanno fatto migliaia di nohani dalla notte dei tempi in cui Noha esiste. Chi ha vissuto come me il loro tempo, certamente li incontrerà ancora in giro affaccendati tra casa e lavoro. Lo zio Pietro si spostava da casa per andare in campagna con un carretto trainato da un'asina. Ci parlava con quell’animale, lui parlava e lei, l’asina, lo ascoltava e gli ubbidiva. La strada che dal paese giungeva fino al campo e proseguiva per la masseria, era in pietra calcarea ribattuta, come la maggior parte delle vie, e al ciglio del lato verso nord c’era un piccolo pozzo in cui confluiva l'acqua piovana. Forse per questo la zona si chiama “puzzieddrhu”. La ragione per cui lo zio Pietro era soprannominato “u focara” non si sa, ma possiamo solo immaginarlo. Ora a proposito di “focare”, ho dovuto riferire ai poveri zii, che del loro argenteo bosco di ulivi non è rimasto altro che un tizzone di tronco carbonizzato, andato in cenere e fumo grazie alla smania distruttiva trasmessa da questo strano progresso.

E noi, giovani conquistatori di sogni, ci siamo persi così a rincorrere un tempo che presto sarebbe scivolato in questa immane bolgia dove l'importante non è avere un pozzo da cui attingere acqua da bere, né un bosco di ulivi argentei, né una vecchia casa con il camino in cui infilare la testa a cercare stelle incantate e a osservare la luna. No, niente di tutto questo. Io davvero non so più cosa si ritenga importante oggi, e cosa rincorrano i nostri giovani, so che quel che c'era ora non c'è più. Pozzo compreso. E quel che c'è ha cancellato i sogni che davano gioia e perché no, anche speranza.

Marcello D'Acquarica

 
Di Redazione (pubblicato @ 18:38:44 in Comunicato Stampa, linkato 626 volte)

I nostri Bambini sono la categoria che probabilmente più ha sofferto le ristrettezze dettate da questa pandemia; con grande spirito di responsabilità e sacrificio, hanno, infatti, rispettato e rispettano le regole restando per settimane chiusi in casa, non infrequentemente costretti a vivere in spazi stretti, ambienti piccoli e affollati; sono pertanto loro i primi ad avere il diritto di ri-conquistare i loro spazi…

Perché un paese non è fatto solo di adulti, ma di bambini che saranno i cittadini del domani.

Noi di “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica” in collaborazione con “ECOM SERVIZI AMBIENTALI” abbiamo deciso di ripulire l'intero muro che insiste sull'Area verde "Questore Giovanni Palatucci" in via Pavia a Galatina e destinarlo ai bambini delle scuole dell'infanzia e delle primarie che, in collaborazione con i rispettivi educatori, lo potranno utilizzare come "bacheca pubblica" per i loro progetti. Un modo per far avvicinare i più piccoli all’arte, alla pittura e alla bellezza artistica e per far volare in alto la loro fantasia.

L'iniziativa “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica” è promossa, nell’ambito delle proprie iniziative statutarie volte al miglioramento delle condizioni sociali e culturali degli abitanti di Galatina, dall'Associazione “Virtus Basket Galatina” con sede a Galatina, in collaborazione con la ditta “ECOM SERVIZI AMBIENTALI”.

 

Contattateci:

Sandro Argentieri: 333-4368532 (anche Wathsapp);

Piero Luigi Russo: 349-8471729 (anche Wathsapp).

Ora più che mai abbiamo bisogno dei vostri tappi

 

Il Circolo del Partito Democratico di Galatina condivide lo spirito e le finalità del progetto “Il Bosco di Athene” dell’Associazione “Salento Km0” e dichiara la sua disponibilità ad una collaborazione fattiva. L’ambiente, il territorio, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie, la valorizzazione delle aree verdi extraurbane e la salvaguardia delle varietà arboree che caratterizzano il Salento, sono le finalità dei circoli tematici e ambientali, accanto a quelli territoriali, previsti dallo Statuto del Partito.

L’adesione dell’Amministrazione comunale, attraverso un partenariato attivo, è un passo importante, per costruire, com’è nelle intenzioni dell’associazione, un percorso che, per comuni interessi, coinvolga strati sempre più larghi della realtà galatinese, singoli cittadini e associazioni.

Non vorremmo che, come accaduto in altre occasioni, le promesse rimangano tali e nei fatti si  produca poco o niente, ad iniziare dalla mappatura dei terreni di proprietà comunale e di quelli da tempo incolti e abbandonati. Un esempio per tutti, l’antica Chiesetta di Santa Lucia, i cui lavori sono fermi da due anni.

 In attesa che detta ricognizione sia avviata e portata a termine, ci permettiamo di segnalare un’inziativa che potrebbe vedere impegnati da subito. Ci riferiamo alla salvaguardia e valorizzazione della Quercia Vallonea, ubicata lungo la costruenda tangenziale ovest, nei pressi del tratto che si immette su via Roma.

Della presenza di questo gioiello, ai più sconosciuto, e di cui la natura ha voluto fare dono alla nostra Città, si iniziò a parlare allorquando fu progettato il tracciato della tangenziale ovest, che, ultimata, collegherà la vecchia Via Noha con la provinciale per Collemeto. Il progetto esecutivo, infatti, prevedeva l’espianto di numerosi alberi, tra questi la Quercia e un ultracentenario Gelso (quest’ultimo, pur contemplato negli impegni sottoscritti, con l’espianto e la ripiantumazione in altro luogo, venne abbattuto e sacrificato alla viabilità). 

La nostra Quercia di “San Sebastiano”, seconda solo a quella dei “Cento Cavalieri” di Tricase, è di varietà Roverella con foglie caduche, nelle vicinanze ve ne sono altre di più piccole dimensioni, ha una circonferenza di circa tre metri, un’altezza di venti, la chioma occupa un’area di oltre seicento metri quadrati. E’ incerta la datazione, accurate ricerche non hanno dato risultati, ma, giacché, quella di Tricase è fissata al XII, la  nostra possiamo, presumibilmente, considerarla del XV secolo.

Nel corso della vertenza sollevata da singoli cittadini, in particolare dal compianto Tonino (Antonio) Baldari, al quale, a nostro giudizio, per l’attivismo profuso per la sua difesa, la pianta andrebbe dedicata, e di alcune associazioni ambientaliste, il 30 novembre 2011, presso la provincia, proprietaria della strada in costruzione, presenti il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, il Comune di Galatina, rappresentato dall’Assessore Roberta Forte e le associazioni, fu sottoscritto un accordo che prevedeva: “La valorizzazione e la salvaguardia della Quercia Vallonea, ubicata nel secondo tratto a circa 23 metri dalla sede stradale, attraverso la realizzazione di un’area attrezzata accessibile e visitabile”. Da parte del proprietario del terreno vi era la più ampia disponibilità a cedere l’albero e la zona circostante, le trattative per l’acquisto  erano state avviate proficuamente, poi tutto si arenò.

Occorre riprendere quelli impegni, affinchè il bosco botanico, come era nelle intenzioni dei proponenti, possa nascere. La presenza dell’Associazione “Salento Km0”, d’intesa con il Comune e di quanti vogliono collaborare, può dare impulso al rispetto degli impegni sottoscritti.

Il Cicrcolo del PD, come detto in precedenza, assicura tutta la sua disponibilità affinché quest’opera importante per la comunità galatinese si realizzi.           

SEGRETERIA

PARTITO DEMOCRATICO

CIRCOLO DI GALATINA

 
Di Redazione (pubblicato @ 18:30:46 in Comunicato Stampa, linkato 849 volte)

Da lunedì 8 febbraio a Bologna e in altre città italiane, inizieranno ad essere affissi i dieci poster vincitori del contest “free Patrick Zaki, Prisoners of coscience”, edizione speciale di “Poster for tomorrow”. Il contest è stato lanciato da Amnesty International Italia ed ideato dal festival Conversazioni sul futuro, dall’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano, l’Associazione Articolo 21 e il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e ha visto la realizzazione e la candidatura di oltre 900 poster da 50 Paesi in tutto il mondo. Ad un anno dall’incarcerazione dello studente, l’obiettivo è proprio quello di unirsi a tutte le donne e gli uomini che a gran voce ne richiedono la liberazione utilizzando il linguaggio universale dell’arte e della creatività. Sono tante le manifestazioni di sostegno a favore dell’iniziativa che vedono l’adesione di alcuni capoluoghi di provincia (Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino), delle Università del Salento, di Catania, di Trento, della Scuola Normale Superiore di Pisa e di Città del nostro Salento come Corigliano d’Otranto, Trepuzzi, Tricase, Surbo. Data la grande sensibilità al tema dei diritti umani dimostrata dal Sindaco dott. Marcello Amante e dall’Amministrazione tutta, sarebbe un messaggio di grande rilevanza e sensibilità quello di aderire come Comune di Galatina a questa iniziativa di livello internazionale che ha lo scopo generale di promuovere il rispetto delle libertà personali sancite nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Confidiamo nella attenzione dimostrata verso tale tematica e ci auguriamo un’adesione sentita da parte del nostro Comune e di altri della nostra Regione.

Italia Viva Galatina

 

Fotografie del 08/02/2021

Anteprima - Clicca per ingrandire
Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 19:37:10, vista 1009 volte)
Assessore, la torre sta crollando a pezzi::Correremo ai ripari...sotterranei ...
 

Canto notturno di un pastore ...

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